Martedì 22 Aprile 2008 - Libertà
L'Hospice muove i primi passi
Un'associazione di istituzioni civili, religiose, economiche e volontariato accompagnerà il nuovo centro per malati terminali
L'Hospice muove i primi passi
Siglata ieri l'intesa tra le dodici realtà sostenitrici
Primo passo per l'Hospice di Piacenza. Il futuro centro destinato ad ospitare i pazienti affetti da patologie incurabili ha finalmente una sua regìa. Si tratta delle dodici realtà, tra enti istituzionali e volontariato, che ieri pomeriggio, in municipio, hanno firmato il protocollo d'intesa che porterà, nei prossimi giorni, alla costituzione ufficiale dell'associazione: l'organo di controllo e di accompagnamento della gestione della nuova struttura. «Abbiamo costituito un protocollo tra dodici soggetti che rappresentano la comunità intera piacentina e che si impegnano a promuovere la realizzazione di questo hospice ma soprattutto a garantire che il progetto che si realizzerà, indipendentemente da chi vincerà, sarà sempre il migliore possibile». Il sindaco Roberto Reggi è stanco ma soddisfatto. «Sarà l'associazione ad avere la titolarità diretta con l'azienda sanitaria - spiega -. L'Ausl stipulerà la convenzione con l'associazione che avrà naturalmente un rapporto con il soggetto gestore. In questo modo avremo la possibilità, nel tempo, di garantire che questo hospice venga gestito nel migliore dei modi. C'è qualche cosa in più: c'è anche l'impegno da parte di questi dodici enti a raccogliere fondi per colmare l'eventuale disavanzo che in opere di questo genere naturalmente si produce». L'Azienda Usl copre circa l'85 per cento dei costi, il resto va trovato sul territorio. «È un impegno forte della comunità - continua Reggi - a non lasciare da sola una struttura che è stata la più votata come progetto all'interno del piano strategico di Piacenza». Assieme al sindaco ci sono l'assessore comunale Giovanna Palladini, il direttore generale dell'Ausl Andrea Bianchi, l'assessore provinciale Paola Gazzolo, il presidente Giuseppe Parenti assieme ad Alessandro Saguatti per la Camera di Commercio, Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il vicario generale della diocesi, monsignor Lino Ferrari, il direttore della Caritas diocesana, monsignor Giampiero Franceschini, Adele Boncordo dell'Amop, Francesco Milza presidente di Confcooperative, Piero Bragalini, presidente di Upa Federimpresa, Rodolfo Canaletti per la Lega contro i tumori. Mancano all'appello l'Opera Pia Alberoni e la Lega Cooperative. Il perchè è presto spiegato. «Ci sono soggetti interessati a partecipare alla gara - osserva il sindaco - e sicuramente l'Opera Pia Alberoni è una di queste, ma ce ne sono anche altri. Mi dispiace che non ci sia neppure la Lega Cooperative che ha presentato all'interno del piano strategico questo progetto. È una mancanza che si sente, però forse lo hanno anche fatto per tenersi liberi e partecipare al bando in maniera non condizionata. Valuteremo quale proposta si avvicina a quella ideale che abbiamo in mente noi».
Reggi è soddisfatto: «Non è stato facile tenere insieme un gruppo che va dalla diocesi di Piacenza-Bobbio agli enti territoriali istituzionali Provincia, Comune, Camera di Commercio, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, agli Industriali, alla Confcoperative, alle associazioni di volontariato. L'impegno è di arrivare entro giugno o al massimo luglio a definire tutti i termini per il bando di gara ed arrivare all'aggiudicazione entro settembre. A quel punto avremo il soggetto che realizzerà e gestirà l'Hospice». Una buona notizia anche per monsignor Ferrari: «Sicuramente si è fatto un passo avanti. La Chiesa che ha a cuore la vita dei malati, sente il desiderio di essere presente anche in questa occasione e garantisce il proprio apporto affinché ci sia un'assistenza spirituale adeguata con persone preparate per l'hospice». «È un'iniziativa utilissima - osserva Marazzi - fa parte della nostra mission come Fondazione e crediamo che rientri perfettamente nei nostri obiettivi». Nell'associazione c'è anche la Provincia. «Abbiamo aderito a questa associazione con un fine ben determinato - evidenzia l'assessore Gazzolo -: fare in modo che questa aggregazione, in futuro, diventi un punto di riferimento per la rete di hospice a livello provinciale».
Federico Frighi