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Martedì 8 Aprile 2008 - Libertà

Lucilla Giagnoni tra gli incanti di Dante:"Vergine Madre", l'anima cerca la salvezza

Lo spettacolo di giovedì è rivolto alle scuole ma è aperto a tutti

Piacenza - Vergine Madre, i versi fortemente antitetici che introducono la preghiera di San Bernardo alla Madonna, nel Canto XXXIII del Paradiso, sono stati scelti da Lucilla Giagnoni come titolo dell'intenso monologo ispirato al poema dantesco, che andrà in scena al Municipale giovedì alle ore 10.30. L'iniziativa è organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti con l'assessorato alla cultura del Comune, ed è rivolta alle scuole, ma chiunque potrà assistere allo spettacolo (biglietto 4 euro), previa prenotazione obbligatoria del posto numerato, telefonando ai numeri 0523-330754, Consulta, oppure 0523-492258, Teatro Municipale, entro domani.
L'attrice fiorentina con lo spettacolo Vergine Madre. Canti, commenti e racconti di un'anima in cerca di salvezza, da lei scritto e interpretato, propone un omaggio a Dante, che non è unicamente una lettura delle cantiche della Divina Commedia. Piuttosto un pellegrinaggio, una meditazione sulla condizione femminile, attraverso alcuni dei personaggi che vanno a formare «la Commedia Umana di Dante», lungo «una strada che si rivela costeggiata da figure "parentali", componendo il disegno di una famiglia». A immergere nella metafora del viaggio, il richiamo al primo canto dell'Inferno, mentre la Donna si presenta sotto le spoglie romantiche di Francesca da Rimini nel V canto e il suo non saper dire di no alle passioni. L'Uomo è l'indomito Ulisse del XXVI Canto, non tanto il marito desideroso di tornare a casa dalla fedele Penelope, ma piuttosto l'eroe «che penetra all'interno del sistema e lo sovverte» e si rivela «senza scrupoli di fronte al desiderio di conoscenza». C'è poi la drammatica figura del Padre, nella vicenda terribile del conte Ugolino della Gherardesca (Canto XXXIII), condannato a veder morire davanti a sé le sue creature: «Forse il vero tradimento è non considerare le conseguenze delle proprie azioni, per i propri figli e per le generazioni future». La Bambina ha il volto sereno di Piccarda Donati (Paradiso, III) e il suo «coraggio di un'azione che dà scandalo, che cambia la vita, e in quel cambiamento trova una felicità insperata». Infine la Madre, Maria, «la figura che riscatta tutte le donne, una donna che per amore totale e assoluto ha sostenuto a sua volta lo scandalo di generare il Figlio di Dio, che ha saputo portare a termine questo compito e accettare la morte del figlio per la salvezza dell'umanità». Giagnoni, che si è formata alla Bottega di Vittorio Gassman, lavorando poi a lungo con il Teatro Settimo di Torino, è docente di narrazione alla scuola di scrittura Holden nel capoluogo piemontese e impegnata in vari progetti teatrali, tra cui Genesi (liberamente tratto da La passione secondo G.H. di Clarice Lispector), Disco Inferno (con il dj Alessio Bertallot) e Marilyn Monroe (di Michela Marelli). Ai testi di Vergine Madre, spettacolo prodotto dalla Fondazione Tpe, ha collaborato Marta Pastorino.

Anna Anselmi

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