Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Domenica 20 Aprile 2008 - Libertà

Palazzo Scotti, i restauri proseguono

Carpaneto - Presentati gli affreschi del pittore futurista riportati alla luce. «Evento storico-artistico». Nuovi lavori
Dipinti di Bot, recupero anche sullo scalone

CARPANETO - Carpaneto ha reso omaggio al pittore piacentino futurista Bot con la presentazione del suo dipinto murario che era stato coperto alla fine della seconda guerra mondiale perché, si disse, inneggiava troppo al fascismo. L'affresco che il Comune ha voluto riportare alla luce occupa tutta la parete sud (8 metri per 2,50) nel salone al piano superiore di palazzo Scotti, sede municipale. Alla cerimonia di ieri hanno partecipato autorità, studiosi e appassionati d'arte, rappresentanti di enti e associazioni.
I lavori eseguiti sono «un evento storico-artistico che supera la storia stessa», ha detto il sindaco Gianni Zanrei, che ha rivolto un vivo ringraziamento a Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha contribuito a finanziare il restauro. Zanrei ha detto che i lavori di recupero continueranno anche nello scalone. Il sindaco, nell'occasione ha voluto presentare alcune tavole, contemporanee al dipinti del Bot, riguardanti il programma edilizio del paese, che anticipava i piani regolatori. Il presidente della Fondazione e Zanrei hanno quindi tolto il telo che copriva la parete sud mostrando fra gli applausi i dipinti restaurati. Marazzi si è complimentato per l'ottimo lavoro eseguito, ed ha affermato che la Fondazione «non lascia mai le cose a metà»; i lavori di recupero proseguiranno, ha detto invitando il sindaco a completare i lavori nella sala, in particolare a rinnovare l'impianto luci. Invito raccolto da Zanrei. Dopo la benedizione dei dipinti da parte del parroco, don Pietro Dacrema, la parola è passata allo storico dell'arte Ferdinando Arisi, che ha studiato il Bot sotto tutti gli aspetti, ha scritto e tenuto conferenze sull'artista futurista. Sui dipinti di Carpaneto, ha scritto un intero capitolo nel volume: "Altre cose piacentine d'arte e di storia" del 1987. Sono le uniche "aeropitture" piacentine e sono state eseguite fra il 25 settembre e il 6 novembre del 1934, come dimostra una nota spesa del ristorante Cavalletto, che aveva ospitato il Bot e la moglie in quel periodo. Nel 1945 le tempere della parete sud furono coperte perché rappresentano, nella parte destra, un architrave di un arco trionfale con la scritta 28 ottobre 1922, la data della marcia su Roma, davanti una marea di vessilli inclinati verso l'arco, intorno a un giovane fascista che alza una fiaccola e con l'altra mano tiene il moschetto. Sulle altre tre pareti pressoché intatte come il soffitto, il tricolore appeso a un fascio littorio che trafigge il globo, e sei aereoplanini in volo con la scritta "La luce viene da Roma", allusione alla trasvolata atlantica di Italo Balbo, con gli idrovolanti. Negli anni '60 i dipinti corsero il pericolo della cancellazione ma furono salvati dall'intervento dell'architetto Pietro Berzolla, in rappresentanza di Italia Nostra e dell'associazione pittori e scultori. Il restauratore Daniele Nastrucci ha illustrato gli interventi da lui eseguiti per riportare alla luce i dipinti: un lungo e paziente lavoro, in quanto la prima mano di colore era a base minerale (calce) che fece da isolante per la successiva coloritura a base acrilica. Fra i tanti presenti, assessori, consiglieri e dirigenti comunali, il direttore della galleria Ricci Oddi Stefano Fugazza, il direttore della associazione Industriali Cesare Betti, gli ex sindaci Guido Bardi, Guido Paladini (che è anche membro della Fondazione) e Pierluigi Caminati, la direttrice della filiale Cassa di Risparmio Lucia Brizzolesi, il luogotenente dei carabinieri Pietro Pantaleo, don Giuseppe Longeri, il vicepresidente della Banca di Piacenza Felice Omati, la direttrice dell'ufficio postale Elisabetta Ghizzoni, il direttore recapiti poste Gabriele Doppi, il presidente della Pro loco Luigi Rancati.

Pietro Freghieri

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio