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Venerdì 11 Aprile 2008 - Libertà

Dal carcere la poesia che rende liberi

Nel corso della cerimonia un tributo speciale è stato assegnato alla memoria di Stefania Manfroni
Finale ieri all'Università Cattolica per l'iniziativa organizzata da Svep, Fondazione, Comune e altri enti
I detenuti delle Novate premiati per il concorso letterario

Un'intera giornata dedicata al carcere di Piacenza, in cui la casa circondariale delle Novate si è aperta alla città, attraverso il concorso letterario "Parole oltre il muro", arrivato alla sua quinta edizione. La giornata Piacenza per il Carcere, organizzata da Carla Chiappini dello Svep, si è tenuta ieri: la mattina nelle scuole superiori piacentine e al pomeriggio all'Università Cattolica, con la presentazione della redazione del giornale della Casa circondariale di Piacenza "Sosta Forzata" e con la premiazione dei racconti che hanno concorso al premio.
Kostantinos e Armanto si sono presentati al pubblico, numerosissimo, raccolto all'auditorium della Cattolica. Due detenuti 'fuori' per un giorno, in rappresentanza di Nando, Nest, Cristian, Eduard, Sabinus, Daniele, Umberto, e tutti gli altri redattori di Sosta Forzata. «Giovanissimi quest'anno, metà italiani metà stranieri», spiega la Chiappini che i ragazzi in carcere sono ormai abituati a chiamare "prof". Parlando al pubblico Armanto confessa che forse in carcere era meglio ci fosse finito da giovane, «viste tutte le cose che ho imparato qui dentro». Kostantinos, che in carcere ha una gran parlantina, ieri era molto emozionato e ha ringraziato chi gli ha permesso il primo giorno fuori, dopo lunghi mesi di detenzione che non sono certo finiti qui. L'attività dello scrivere permette di riflettere e impedisce le tante ore di ozio del carcere. Un'attività che va premiata. Ecco nascere il premio letterario che ha visto concorrere in questa edizione una trentina di racconti dei detenuti delle Novate. Sono soprattutto scritti autobiografici come "Un tempo che verrà" di Francesco letto da Romano Gromi, vincitore del premio Città di Piacenza (500 euro). Ma ci sono anche scritti narrativi come "La schiava", che pare scritto da una mano femminile, ed invece è opera di Miroslaw che si aggiudica 500 euro e il premio della giuria tecnica Gente di carcere. Alla lucida storia di Michael il premio di 250 euro offerto dalla famiglia di Stefania Manfroni, «Stefi speciale giovane amica e collega», come la ricorda Claudia Barabaschi. Un premio alle scritture femminili, assegnato dalle volontarie di Telefono Rosa, è andato a Giuseppina Bartolini (il suo racconto sul Sogno di una vita è stato letto da Sandra Ramelli), mentre il premio poesia del Lions Club è andato alla poesia dal titolo "Del mio caro papà", letta da Salvatore Dattilo. Ha chiuso il momento delle premiazioni Valeria Viganò Parietti presidente dell'associazione "Oltre il muro". A introdurre erano state la direttrice delle Novate Caterina Zurlo, l'assessore comunale Giovanna Palladini che ha rilanciato l'idea del garante dei diritti dei detenuti, e Giuseppe Pistone dello Svep.

Donata Meneghelli

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