Sabato 29 Marzo 2008 - Libertà
Carroni interpreta Giuseppe Dessì
per il Gremio sardo
Stasera spettacolo in Fondazione
Piacenza - Nel mondo di Giuseppe Dessì, tanto profondamente immerso nella geografia e nelle tradizioni della sua isola, quanto universale, nel raccontare vicende emblematiche della comune condizione umana. Per iniziativa del circolo culturale sardo "Efisio Tola", questa sera alle 21 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12 (ingresso gratuito), fa tappa il recital Quell'anno a Balanotti. Dentro i luoghi e i personaggi di Dessì, interpretato dall'attore e regista Giovanni Carroni, direttore artistico di Bocheteatro, con commenti musicali alla chitarra di Graziano Porqueddu. La performance scenica è tratta in gran parte da Paese d'ombre, considerato il capolavoro di Dessì, premio Strega nel 1972, e da Il disertore, entrambi pubblicati da Mondadori.
Uno spettacolo che è un omaggio allo scrittore del quale si è appena celebrato il trentennale della morte, avvenuta a Roma nel 1977, nel ricordo di un romanziere, saggista e drammaturgo dalla riconosciuta capacità di rappresentare l'anima della Sardegna più autentica, al di là del mito. Nato a Cagliari nel 1909, Dessì si laureò in Lettere a Pisa, entrando in contatto con l'ambiente culturale della Scuola normale e stringendo amicizia con altri studenti, come il filosofo pacifista Aldo Capitini, l'antifascista Claudio Baglietto e lo storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti. Sulla sua formazione letteraria, oltre al magistero di Delio Cantimori, suo insegnante al liceo di Cagliari, influiranno le lezioni di Attilio Momigliano, Luigi Russo e Giuseppe Saitta, docenti nella città toscana. Per tutta la vita, Dessì manterrà al centro del suo impegno la scuola, prima sulla cattedra di istituti superiori, ma soprattutto, già dal 1939, come provveditore agli studi e poi come ispettore del ministero della pubblica istruzione, incarico che lo porterà a trasferirsi definitivamente a Roma. Nel suo cuore, sempre la natia Sardegna, alla quale dedicherà la sua intensa opera letteraria, intrisa di richiami autobiografici.
Come nella figura di Angelo Uras, protagonista di Paese d'ombre, che ne racconta la vita costellata di dolore, morti, solitudine, ma anche di coraggio, solidarietà sociale e ideali condivisi. Nella Sardegna sud-occidentale è stato aperto un parco letterario intitolato allo scrittore, che comprende il paese dell'infanzia, Villacidro, in quel lembo di paesaggio che nei suoi libri Dessì chiama «Parte d'Ispi». La serata in Fondazione è patrocinata dalla Regione autonoma della Sardegna, dal Comune di Piacenza e dalla Fasi, Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia.
Anna Anselmi