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Sabato 29 Marzo 2008 - Libertà

Anna Karenina secondo Nekro?ius

Municipale - Il 29 e il 30 aprile per la Prosa. E dal 3 aprile studio sul personaggio di Tolstoj al Filo
Nell'ambito di un progetto ideato dalla Zanoli del Piccolo

PIACENZA - «La scoperta della realtà e la delizia di scorgere in essa qualcosa di inaspettato e prezioso: è questa la storia di molti personaggi di Tolstoj» afferma Natalia Ginzburg, eppure per Anna Karenina non è così: il destino e l'amore, la ricerca vana della felicità e l'inesorabile trascorrere del tempo, il dolore e la morte sono i cardini di una tragica epopea che approda anche a Piacenza il 29 ed il 30 aprile, alle 20.30, all'interno della Stagione di prosa del Teatro Municipale.
Un autentico evento, lo spettacolo di Eimuntas Nekro?ius, coprodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Biondo Stabile di Palermo in collaborazione con Aldo Miguel Grompone: ed allora ecco snodarsi un percorso, costruito su tre incontri politematici e ricchi di suggestioni per approfondire l'anima più autentica dello spettacolo e della stessa Anna Karenina. A spiegare la valenza dell'iniziativa è l'assessore Dosi, durante la presentazione del progetto nel Ridotto del Teatro dei Filodrammatici: «Un evento importante che si avvale di approfondimenti autorevoli» lo ha definito Dosi, «non solo la messa in scena di un testo classico che intercetta una molteplicità di livelli comunicativi reso da una grande regia e da interpreti unici, ma anche un percorso straordinario per gustare più consapevolmente lo spettacolo».
Ma protagonista ed ideatrice del progetto è Roberta Zanoli del Piccolo Teatro di Milano, già conosciuta a molti piacentini per la rassegna "Effetto Zoom": stavolta però l'esperta di discipline dello spettacolo e di educazione al teatro dà voce ad uno dei personaggi più conosciuti della letteratura russa attraverso un ciclo interessante e suggestivo.
«A configurarsi è un viaggio all'interno della letteratura, del cinema e del teatro per cercare le relazioni tra i diversi generi» ha spiegato la Zanoli durante la presentazione al Ridotto, che ha anche visto la partecipazione di Diego Maj di Teatro Gioco Vita, «un percorso di riflessione incentrato sul tema della riscrittura». Esempio ne è proprio Anna Karenina, che nel corso del tempo ha ispirato film e sceneggiati televisivi, fino agli adattamenti teatrali: «La transmodalizzazione, per utilizzare la definizione di Genette, intesa come la traduzione con nuove chiavi di lettura» ha continuato la Zanoli, «attraverso l'analisi degli elementi che permettono il passaggio dei generi senza però tradire l'originale».
Si inizia giovedì 3 aprile, alle 21 nel Teatro dei Filodrammatici, con Anna Karenina e le altre, un excursus sul personaggio di Tolstoj ed il confronto con le altre figure femminili della letteratura "fin de siecle": protagonista dell'incontro Claudio Longhi, assistente alla regia di Nekro?ius e presenza costante del ciclo di conferenze. Ma il progetto parte dalla letteratura per approdare al cinema, con il critico Fabrizio Porro che, accompagnato dallo stesso Longhi, tratterà il rapporto tra pagina scritta e grande schermo nelle principali trasposizioni del romanzo: il risultato si intitola Anna Karenina tra pagina e schermo. Rêveries cinematografiche a partire da un treno ed andrà in scena giovedì 10 aprile, sempre alle 21 al Teatro dei Filodrammatici. Medesima location ed uguale orario anche per il terzo incontro, Il "caso" Anna Karenina: tragedia o dramma borghese?, con cui la rassegna si concluderà giovedì 17 aprile: al centro dell'ultimo incontro le potenzialità teatrali dell'opera di Tolstoj. «Un'opera, messa in scena in più di quattro ore» ha spiegato Maj, «ed è per questo che durante gli intervalli sarà offerto un piccolo buffet: perché il teatro non è solo dramma, ma anche festa ed ospitalità».

Betty Paraboschi

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