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Martedì 14 Dicembre 2004 - Libertà

"Al Verdi si tornerà a recitare nel 2006"

Per la struttura inagibile dal 1962 è iniziata la fase finale con gli appalti per gli arredi della platea e della scena. L'assessore: sarà il nostro atto conclusivo

Fiorenzuola - Prosa e concertistica a gonfie vele, e sono seguitissime anche le commedie della compagnia teatrale "Ancorasenzanome" in scena in questi giorni al Ridotto del Teatro Verdi. Grazie all'opera delle compagnie locali, della direttrice artistica del Verdi (per la Prosa) Paola Pedrazzini e all'assessore alla cultura Laura Torricella, il pubblico è ormai formato, numeroso e di qualità. Ora però manca il teatro vero: quello da 350 posti, la cui apertura, più volte annunciata, si fa attendere. Impegnativa infatti l'opera di restauro del teatro, che ha oltre 150 anni rimasto chiuso per decenni perché dichiarato inagibile nel 1962. L'assessore Torricella è chiara: "Apriremo una stagione nel nuovo teatro: quella del 2006, ultimo anno di questa giunta. L'accoglierà il Teatro Verdi e non più il Ridotto.
"Stiamo lavorando nel concreto - uffici comunali e progettisti - per garantire l'apertura. Il teatro è una nostra priorità non solo nelle dichiarazioni ma nella prassi. Stiamo anzi già pensando alla fase della gestione, visto che un teatro da 350 posti - prosegue l'assessore - è una struttura complessa che non può essere mandata avanti solo con risorse umane interne". I tempi allungati? "Sono legati ad aspetti burocratici e finanziari; oltre all'entrata delle risorse, c'è l'apertura dei bandi di gara che nel caso di arredi particolari e di impianti scenotecnici diventano di livello europeo. Ho chiesto perentoriamente - prosegue - che il termine ultimo per i lavori sia il 2005, per permettere l'apertura a gennaio 2006". Insomma l'anno che sta arrivando sembra essere quello buono per l'agognato appuntamento. "Abbiamo concordato - conclude l'assessore - un incontro mensile con uffici comunali e progettisti per tenere sotto controllo la situazione e darci una calendarizzazione molto stretta per arrivare pronti all'appuntamento". Gli uffici comunali stanno facendo partire in questi giorni due gare: l'appalto dei mobili per la platea, e quello per la piattaforma di scena e gli arredi dei palchi: quest'ultima di livello europeo, "si concluderà con l'affidamento lavori in primavera" assicura l'ingegner Giovanni Zilli, progettista insieme all'architetto Marcello Spigaroli. "Abbiamo aperto la gara a livello europeo - aggiunge Zilli - perché vogliamo ditte di provata esperienza nel settore". Il recupero del teatro, iniziato nel '97, è un'opera da oltre due miliardi e mezzo delle vecchie lire su cui ha investito molto il Comune, intercettando finanziamenti dalla Regione (oltre 900mila euro) e della Fondazione di Piacenza e Vigevano (500mila euro nell'ultimo anno). Ora si è giunti finalmente all'ultimo stralcio. Già dal 2000 però alcuni spazi del Municipale sono stati recuperati all'uso: il Foyer è usato come spazio mostre, Fumoir come sede di Inform'arti, ufficio di cultura e turismo, la stanza del sottotetto come sala prove, i locali al primo piano per la scuola comunale di musica, il Ridotto (un centinaio di posti a sedere) sta infine ospitando la bella stagione di prosa.

Donata Meneghelli

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