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Domenica 16 Marzo 2008 - Libertà

Nella Süppêra finisce la lepre

Una giovane cuoca marocchina seconda classificata alla 26esima edizione del concorso
Vince il piatto di Stefano Segalini. Ricordato Fumi

Dopo le sudate padelle, il brindisi. Naturalmente alla memoria dell'"indimenticabile" Pietro Fumi, presidente e anima dell'Accademia della Cucina Piacentina, mancato pochi mesi fa. Una cerimonia che non ha lesinato emozioni ha archiviato ieri pomeriggio alla Fondazione di Piacenza e Vigevano la 26esima edizione della "Süppêra d'Argint 2007". E la sfilata dei cuochi appassionati, accompagnata da un tifo accalorato, ha ricordato a tutti che parlare e onorare la buona tavola fa bene al cuore, oltre che alle nostre comuni radici.

Sul gradino più alto del podio sono saliti in tre, Stefano Segalini, cuoco gentleman vincitore della rinata Süppêra, Laania Joussura, per la sezione giovani, e Carla Maldonado, concorso riservato ai giornalisti. «Se rinasco faccio il cuoco», ha confessato Segalini. Di mestiere fa l'agricoltore ma l'attività non lo tiene lontano dai fornelli. «Cucino tutti i giorni per la mia famiglia e per gli amici ? ha spiegato ?. Il segreto della mia lepre è frutto di una lunga sperimentazione. Una vecchia ricetta che ho rifatto varie volte finchè non l'ho trovata perfetta sintonia con il mio gusto». E il palato sopraffino del cuoco dell'anno si è rivelato vincente. La giovane promessa della ristorazione, Laania Joussura, viene dal Marocco, ha scelto di coprire i capelli con il velo, ha diciotto anni e un solo modello in cucina. «Mia mamma ? ha detto entusiasta ?. È bravissima sia nella cucina marocchina che italiana». Infatti Laania ha vinto il primo premio grazie ad un risotto di zucca e un pesce spada alle melanzane. «Il mio sogno è diplomarmi e poi aprire un ristorante tutto mio», ha spiegato. Sia la sezione giovani che quella dei giornalisti, sono state la novità dell'anno e tra i candidati della carta stampata ha avuto la meglio la corrispondente di El Comercio, Carla Maldonado con il suo cevice de camarrones. «Volevo stupire e ho scelto un piatto esotico, dal sapore delicato che non entrasse in competizione con l'ottima cucina italiana, la migliore del mondo», ha detto. La premiazione è stata condotta da Lelio Signaroldi, oggi presidente. Con lui, Salvino Dattilo ha tratteggiato un ricordo di Pietro Fumi. «La cucina piacentina la facciamo noi tutti i giorni in cucina. E l'accademia non è museizzazione ma messaggio di un patrimonio vivo», hanno ricordato.
Oltre al premio, una menzione speciale come "gastronomo del territorio" è stata destinata al capocronista di Libertà, Giorgio Lambri. Questi i giovani premiati: Luca Libè, Gianluca Sinacore, Paolo Contardi, Kamal Laftomi, Lorenzo Burroni, Elita Cirillo, Brian Gazzola, Mattia Bandinelli, Silvia Cavanna, Julian Dima. I cuochi gentlemen: Filippo Lindi, Gianluca Fochi, Mario Fiori, Simone Maggi, Francesco Zampini, Mario Cammi, Giorgio Cavaciuti, Giuliano Carrà, Gianpiero Maggi, Paolo Peroni. I giornalisti in gara sono stati: Giusy Galimberti, Sabatino Anne Chiarico, Romano Gandossi, Stefano Cacciani, Eric Silvers, Martin Veeger, Sigrind Rasmussen.

Ilaria Molinari

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