Venerdì 14 Marzo 2008 - Libertà
Arriva l'Otello surreale del Teatro delle Briciole
Prosa - Da lunedì per "Altri percorsi" al Salone Scenografi
PIACENZA - Altri percorsi, il cartellone dedicato al teatro di ricerca e sperimentazione della stagione Tre per Te del Teatro Municipale, organizzata dal Teatro Gioco Vita di Diego Maj, prosegue con una proposta originale, rivolta agli adulti ma anche ai giovanissimi: Un bacio? un bacio ancor? un altro bacio? è uno spettacolo prodotto dal Teatro delle Briciole - Solares Fondazione delle Arti di Parma, liberamente ispirato all'Otello di Shakespeare e all'opera che Giuseppe Verdi trasse dalla tragedia del Bardo.
Un bacio?un bacio ancor? un altro bacio?andrà in scena nel Salone Scenografi del Municipale lunedì, martedì e mercoledì con doppie recite alle ore 10 (per le scuole, nell'ambito del cartellone Salt'in banco) e alle ore 21 nel cartellone Altri percorsi.
Nella libera e surreale rilettura firmata dalle Briciole la tragedia di Otello viene ricondotta alla sua struttura essenziale: il testo shakespeariano è rielaborato e scomposto, e si completa grazie allo straordinario potere evocativo della musica verdiana, che ricrea immagini e situazioni, in modo poetico e suggestivo.
Protagonisti di questo Otello sui generis sono tre personaggi alquanto strambi: un sordo, un cieco e una muta. Possono tre derelitti raccontare una storia così grande come quella di Otello? Certo, perché questi poveri disgraziati possono elevarsi a simboli dei sentimenti e delle passioni umane che incarnano: la cieca gelosia di Otello, la sorda invidia di Jago e la muta innocenza di Desdemona.
Gelosia, invidia, innocente ingenuità sono i veri protagonisti di uno spettacolo tutto incentrato sull'analisi dei sentimenti umani e sulla loro rappresentazione in una dimensione tutt'altro che astratta o filosofica, ma concretamente terrena e, addirittura, apertamente volgare. La particolare condizione di handicap di ciascuno dei protagonisti, infatti, li costringe a ricorrere a una serie di trucchi per dissimulare la propria difficoltà a comunicare; il registro popolare e la verbalità grottesca dei personaggi - che recitano utilizzando una forte inflessione dialettale - abbassano il tono della tragedia, trasformandola in una sorta di pantomima dialogata.
La musica, dall'Otello di Verdi, usata come strumento di sottolineatura emotiva, incita i tre attori ad esprimere le emozioni dei loro personaggi come nei tableaux del mélodrame. Il testo di Shakespeare si riduce drasticamente e rimangono solo le frasi emblematiche dei personaggi e le informazioni narrative. In compenso gli attori creano un nuovo testo interpolando quello originale con commenti su ciò che accade e riflessioni strampalate sui temi dell'amore e della gelosia.
In scena Paola Crecchi, Claudio Guain e Morello Rinaldi, il testo è di Bruno Stori, regia e drammaturgia di Letizia Quintavalla e dello stesso Stori. La ricerca musicale è stata curata da Alessandro Nidi a partire dalla partitura dell'Otello di Verdi. La produzione è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Verdi Festival.
Chiara Merli