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Mercoledì 19 Marzo 2008 - Libertà

Il russo Agrest venerdì sul podio
della Toscanini

Municipale - Per la Concertistica

Piacenza - Sarà il giovane russo Mikhail Agrest alla guida della Filarmonica Toscanini - e non più Tugan Sokhiev - il direttore del prossimo concerto in programma venerdì 21 marzo alle ore 21 al Municipale per la stagione concertistica. L'improvviso riacutizzarsi di una grave infiammazione alla spalla che ha colpito il ventinovenne direttore d'orchestra russo impedendogli di effettuare il suo atteso debutto con la Filarmonica, ha obbligato la Fondazione Toscanini a trovare rapidamente un sostituto. Sarà dunque il talentuoso Mikhail Agrest a dirigere. Agrest è stato un violinista prodigio, allievo del leggendario Josef Gingold negli Stati Uniti. Passato subito dopo alla direzione d'orchestra, è stato allievo di Ilya Musin e di Jorma Panula (il famoso "maestro dei maestri") e si è perfezionato con David Zinman e Mariss Jansons.
Vincitore nel 2001 del Concorso internazionale "Pedrotti" e nel 2002 del "Mitropoulos", Agrest appartiene alla nuova leva della direzione d'orchestra e si inserisce a pieno titolo nella nuova politica artistica della Fondazione Toscanini che sta affidando progressivamente il podio della propria Filarmonica al meglio della giovane generazione di direttori.
Agrest, in pochi anni si è guadagnato una grande stima in alcune importanti orchestre europee quali la Filarmonica di Londra, Radio France di Parigi, Stoccolma, Copenhagen ed Helsinki, le Sinfoniche della Bbc e di Indianapolis, la City of Birmingham Symphony Orchestra.
Il programma resterà invariato: tutte musiche russe; in apertura di Alexandr Borodin lo schizzo sinfonico Nelle steppe dell'Asia centrale; a seguire la Suite n. 2 dal Romeo e Giulietta op. 64ter di Prokofiev, due brani dalla Suite n.1 op. 64 bis e in chiusura Danze sinfoniche op. 45 di Rachmaninov.
Nelle Steppe dell'Asia Centrale, Borodin "descrive" il paesaggio sabbioso delle steppe nelle quali avanza una carovana scortata da soldati russi. In questo immenso paesaggio desertico il canto dei soldati e quello dei carovanieri si fondono in una unica armonia, prima di perdersi in lontananza. Celeberrime le Suite di Prokofiev dal Romeo e Giulietta nate a seguito del progetto del "dramma coreografico" Romeo e Giulietta chevide la luce nel 1934 per iniziativa del regista teatrale Sergej Radlov, noto soprattutto per le sue realizzazioni shakespeariane. Per la musica venne immediatamente contattato Prokofiev, da poco rientrato definitivamente in Unione Sovietica dopo gli anni trascorsi a Parigi e negli Stati Uniti. Il balletto andò in scena a Brno nel dicembre del 1938 e solo all'inizio del 1940 approdò a Leningrado. Nel frattempo, nel 1935-36, ProkofIev aveva estratto due suites sinfoniche dal balletto integrale, ognuna di 7 numeri, scelti e organizzati in modo tale da riassumere, attraverso la successione dei temi e dei contrasti espressivi, l'intero dramma. Una terza suite sarebbe stata poi realizzata nel 1946. Il balletto Romeo e Giulietta è uno dei più frequentemente realizzati in tutti i teatri del mondo e certamente le suites sono i lavori di Prokofiev più famosi ed eseguiti. Chiudono il concerto le Danze sinfoniche op. 45 di Rachmaninov. Si tratta della sua ultima composizione scritta nel 1940, tre anni prima della sua morte.
Rachmaninov si riallaccia in molti momenti di quest'opera a sue composizioni precedenti, come una sorta di sguardo retrospettivo sulla sua vita passata.

r. s.

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