Mercoledì 19 Marzo 2008 - Libertà
Un Ente per sostenere lo sviluppo del Politecnico di Piacenza
La proposta del rettore
Quest'anno si celebra il decimo anno di attività della sede di Piacenza del Politecnico di Milano, sostenuta dai suoi esordi con visione lungimirante dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, seguita dalle principali istituzioni come Comune, Provincia, Associazione Industriali, Camera di Commercio e Banca di Piacenza.
La Sede di Piacenza nasceva così sulla scia del Politecnico milanese, fondato nel 1863 per intervento congiunto del Comune di Milano, della Cassa di Risparmio della Province Lombarde e dei giovani imprenditori, che già da allora avevano riposto nel capitale umano e nell'innovazione tecnico scientifica le speranze di progresso della società. La sede di Piacenza rispondeva al modello di Politecnico rete per il quale le sedi dovevano proporre progetti formativi e di ricerca congruenti con le vocazioni del territorio ma spendibili sull'intero territorio nazionale. E il territorio ha risposto con entusiasmo fin da subito.
Oggi, dopo dieci anni è possibile fare un primo bilancio.
Sul piano edilizio nei primi tre anni di attività la sede ha trovato collocazione presso il polo universitario dell'Università Cattolica, dal settembre 2000 tutte le attività sono state trasferite in via Scalabrini 76, nell'edificio storico denominato "Caserma della Neve" ristrutturato e messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale di Piacenza fino al 2030 e allestito con il contributo della Banca di Piacenza. Dal 23 febbraio 2008, data dell'inaugurazione ufficiale, è stata resa disponibile dal Comune, una frazione consistente del Vecchio Macello destinata, in prima istanza, alle attività di ricerca e di didattica connesse con la Laurea Magistrale internazionale di Architettura.
Da un punto di vista dell'offerta formativa oggi la sede offre un corso di laurea in ingegneria meccanica che presenta due anni in comune con ingegneria dei trasporti e logistica e un corso di laurea in architettura ambientale.
I corsi di laurea magistrale sono ingegneria meccanica e una sezione di architettura con riconoscimento europeo. E' stato avviato un processo di internazionalizzazione: studenti stranieri frequentano i corsi in lingua inglese della laurea magistrale in Architettura che rilascia un titolo riconosciuto in tutti gli Stati della Comunità europea. I laureati in Ingegneria sono fortemente richiesti, la domanda sul territorio è nettamente superiore all'offerta, la maggior parte dei laureati trova occupazione prima del termine degli studi.
Da un punto di vista della ricerca vi sono laboratori di prestigio internazionale come il Leap e il Musp avviati grazie a un cospicuo e determinante finanziamento reso disponibile dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e sostenuto dagli enti locali. Il Consorzio Leap che si occupa di ricerche nei settori della termofluidodinamica applicata e dell'energetica ha sede presso l'ex-centrale elettrica Emilia in un edificio di grande pregio architettonico recuperato dal "vecchio" impianto realizzato tra il 1925 e il 1926 dall'architetto Piero Portaluppi. I partecipanti sono la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza, la Provincia di Piacenza, Asm Brescia, Enìa, Groppalli e Unical e i finanziatori la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Regione Emilia Romagna e Edipower per la ristrutturazione dei locali. Il Consorzio Musp, con sede presso Piacenza-Expo, nasce dalla volontà di rafforzare una vocazione per la meccanica strumentale nel territorio di Piacenza, con il supporto finanziario della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Regione Emilia Romagna, l'appoggio delle realtà imprenditoriali della zona, Jobs, Lafer, Mandelli, Mcm, Sandvik, Working Process, Ucimu-Sistemi per produrre, Associazione degli industriali di Piacenza, Università Cattolica, oltre che del Comune e della Provincia di Piacenza.
Sui temi dell'architettura la sede di Piacenza del Politecnico di Milano vanta tre laboratori di rilievo che svolgono sia attività di didattica che di ricerca: il laboratorio LabSat, il Città di Piacenza e il laboratorio Architettura dei luoghi della mobilità.
In questi anni il territorio ha continuato a sostenere con determinazione lo sviluppo del Politecnico. Alcuni esempi. La Regione ha approvato l'anno scorso una legge sul diritto allo studio che include le sedi universitarie di Piacenza, compresa quella del Politecnico, nel sistema regionale; nel corso della discussione del piano territoriale la sede del Politecnico è stata deputata a sviluppare in ambito regionale i temi di ricerca sull'energia e sulla meccanica avanzata. Il Politecnico ha recentemente deciso di aderire all'Istituto regionale per la logistica e i trasporti e inoltre ha deciso di focalizzare la sua attenzione e le sue ricerche future, nella sede, sul tema dell'energia cosicché Piacenza possa diventare uno dei poli tecnologici di eccellenza su un tema chiave per lo sviluppo mondiale. L'impegno congiunto del territorio e del Politecnico è quanto mai tangibile. E' però necessario che in questo momento le iniziative trovino un coordinamento strutturato in cui l'impegno di tutti i soggetti che hanno contribuito a raggiungere i risultati precedentemente riassunti trovi una formalizzazione in un Ente senza fine di lucro. L'ente dovrà avere come obiettivo lo sviluppo delle scienze politecniche nel campo dell'architettura, della meccanica e dell'energia e dovrà assicurare un sostegno economico adeguato ai piani di sviluppo della didattica e della ricerca per mantenere vitale anche in futuro la presenza del Politecnico quale sicuro investimento per il successo delle realtà produttive del territorio.
Di Giulio Ballio,
Rettore Politecnico