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Martedì 4 Marzo 2008 - Libertà

Primi ritocchi agli affreschi del Seicento

Caorso

CAORSO - (a.stri) L'acquisizione della documentazione fotografica e le prime prove di pulitura hanno dato il via al restauro degli affreschi seicenteschi custoditi in una saletta del castello medioevale di Caorso.
L'intervento, iniziato ieri, è curato da Chiara Del Bon e Francesca Gasparini, del laboratorio "Terradombra" di San Secondo, di cui è responsabile Roberta Dallaturca, con la supervisione della Soprintendenza di Parma. A finanziarlo, con un contributo di circa 50mila euro, è la Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il recupero degli affreschi, del pavimento e della porta d'ingresso alla stanza, durerà alcuni mesi.
Nei prossimi giorni si attende un sopralluogo del soprintendente, in seguito al quale saranno definiti nel dettaglio il piano di lavoro e i tempi di realizzazione dell'intervento.
«La particolarità della stanza - spiega Gasparini - è nelle sue dimensioni, decisamente piccole. Gli affreschi sembrano risalire al Seicento, come tra l'altro indicherebbe la data, 1606, scritta nella stanza. Alle pareti, altro dato molto interessante, si trova un ciclo completo di carattere religioso. Lo stato di conservazione è abbastanza buono».
Sui muri della stanzetta si possono vedere, nonostante gli strati di polvere, l'Annunciazione, la raffigurazione di un santo che riceve le stimmate, un Cristo risorto e altri episodi riconducibili forse al Vangelo.
Al restauro della saletta si aggiunge il più ampio progetto di recupero della Rocca Mandelli, avviato da tempo dal Comune con fondi dello Stato.

(a.stri)

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