Sabato 1 Marzo 2008 - Libertà
Piacenza difende i ghiacci polari
Oggi un convegno alla Fondazione di Piacenza e Vigevano
Ossola: ecco come l'uomo ha modificato il clima
Nasce un comitato che promuoverà momenti di approfondimento e di conoscenza dell'Antartide, aggredita dall'inquinamento
(p.s.) Nasce a Piacenza un progetto affascinante di difesa dei ghiacci polari in funzione del clima e stamane se ne parlerà nel corso di un convegno organizzato dal neonato "Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale" a partire dalle 9. L'appuntamento è all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano di via Sant'Eufemia, 12. E' il primo evento di una serie di interventi sul tema. L'incontro "Regioni Polari e cambiamenti climatici" sarà introdotto da Mario Magnelli, assessore alla Cultura della Provincia. Paolo Dosi, assessore alla Cultura del Comune, Amanda Castello, promotrice del progetto, Carlo Francou, coordinatore del Museo di Storia Naturale di Piacenza. Dal Museo Nazionale dell'Antartide di Genova, interverrà Carlo Ossola che introdurrà la proiezione del film "Una scomoda verità" del premio Nobel Al Gore e condurrà il dibattito con i ragazzi delle scuole superiori di Piacenza e provincia presenti all'incontro.
L'evento fa parte del "Progetto Piacenza difende i Poli" che si propone di far conoscere il quarto anno polare internazionale a livello locale e nazionale e sensibilizzare la popolazione, in particolar modo gli studenti, sui temi legati al rispetto e alla conoscenza delle regioni polari, della natura e degli animali che le abitano e delle conseguenze che i cambiamenti climatici in atto avranno su tutti noi. L'iniziativa si collega all'evento del 1° marzo 2007 quando è stato inaugurato a Parigi, al Palais de la Découverte, il quarto anno polare internazionale, un vasto programma scientifico su scala mondiale dedicato all'Artico e all'Antartide, nel quale l'Italia è particolarmente impegnata. Tale iniziativa costituisce il programma di ricerca più approfondito degli ultimi 50 anni sulle regioni polari. Significativa la presenza a fini divulgativi di Carlo Ossola che opera al museo dell'Antartide di Genova: «sono stato contattato da Amanda Castello che ha coinvolto Piacenza in difesa delle regioni polari, e ho aderito volentieri».
Il museo nazionale, ci spiega, dipende dal ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, nasce a seguito delle attività di ricerca che l'Italia svolge in Antartide per divulgare e far conoscere al grande pubblico la ricerca italiana che in Antartide, da oltre venti anni, ha due basi scientifiche con ricercatori da vari enti di ricerca (Cnr, università, Enea). La sede museale di Genova si occupa di aspetti biologici ed ecologici, in quella di Siena si approfondiscono aspetti glaciologici e geologici, a Trieste ci si occupa della storia e dell'esplorazione italiana in Antartide e dei sedimenti marini.
Momento clou dell'incontro di stamane sarà la visione del film di Al Gore, documentario scientifico - anticipa Ossola - su problematiche climatiche legate ad attività umane:un quadro della situazione a livello globlale di ciò che succede e gli scenari futuri. «Studiando le porzioni di ghiaccio prelevate dalla calotta antartica si conosce come è variato clima nell'ultimo milione di anni circa». In futuro, il museo dell'Antartide potrebbe proporre a Piacenza le mostre itineranti sulla ricerca italiana ai Poli e belle immagini fotografiche. «Il film ci racconta l'impatto dell'uomo sul clima, ci fa capire che dobbiamo impegnarci per ridurre il problema, l'inquinamento e le emissioni».
(p.s.)