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Giovedì 21 Febbraio 2008 - Libertà

Con Alberici un brillante Rossini in Fondazione

La giovane promessa del belcanto ha presentato il suo cd accompagnata da Genesi

PIACENZA - Una giovane cantante già vista al cinema era in scena l'altra sera alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Eleonora Alberici, rivelata al pubblico dal film di Marco Bellocchio, Addio del passato, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2002 e recentemente raccolto nel dvd I capolavori di Marco Bellocchio, ha illustrato il suo ultimo lavoro: il cd dal titolo Arie sacre, realizzato insieme al pianista Mario Giuseppe Genesi.
In Addio del passato Eleonora, giovane amante della musica lirica e grande appassionata delle opere di Verdi, decide di presentarsi ad una audizione presso il Teatro Municipale di Piacenza. Le viene richiesto un brano a sua scelta e lei propone di cantare La Traviata. Nonostante abbia solo 15 anni, è subito chiaro che alla sua passione corrisponde anche un grande talento. Pur non avendo una voce costruita a riprodurre il registro del soprano (una maturità vocale che si può raggiungere intorno ai trent'anni), la giovanissima Alberici nel film canta in falsetto con un'aderenza straordinaria alla partitura.
Il cd presentato l'altra sera in Fondazione, registrato nella chiesetta di Bramaiano, raccoglie arie sacre alternando brani famosissimi ad altri sconosciuti anche agli specialisti, così accanto all'Ave Maria di Schubert si colloca l'Ave Maria di Saint-Saens, e al Panis Angelicus di César Franck, il Panis Angelicus di Francesco Gasparini, compositore barocco di scuola romana, pagina con cui Eleonora Alberici, accompagnata da Genesi, al pianoforte ha aperto il concerto.
Nella prima parte gli interpreti hanno quindi offerto un altro brano del periodo barocco, il Recitativo breve e Aria ad altri insegnerò... Guarda pria, dall'opera Ezio, di Nicola Antonio Vaccaj e infine Genesi solo al pianoforte ha eseguito la Sinfonia dall'opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti.
Prima di affrontare la seconda parte del concerto Eleonora Alberici si è raccontata al pubblico, che le ha tra l'altro testimoniato un autentico affetto.
Dopo aver studiato al "Nicolini" con Adelisa Tabiadon è ora allieva di Genesi, la cui scuola prevede un percorso didattico in cui rimangono importanti e formativi i vocalizzi propedeutici; mentre il repertorio si concentra principalmente sul periodo barocco (1600-1700), più adatto ad una voce della sua età, con arie didattiche come quella interpretata di Vaccaj. Alberici ha rivelato i suoi gusti e le sue preferenze: Mozart fra tutti, confidando: «Puccini mi emoziona, amo La Traviata di Verdi e le opere del periodo del verismo; come ruoli prediligo Madama Butterfly e Liù di Turandot».
Durante la chiacchierata emerge tra l'altro che Eleonora ha imparato fin da piccola intere opere a memoria ascoltando i dischi di sua mamma, appassionata melomane.
La partecipazione al film di Bellocchio è stata un'esperienza formativa e molto stimolante, un contributo unico nello studio dell'arte scenica, parte fondamentale dell'espressività di un cantante lirico. Nella seconda parte della serata Alberici ha dato una felice prova del suo talento, del bel timbro e della potenza vocale con l'interpretazione del Recitativo e aria L'ora fatal s'appressa...giusto ciel, dall'opera Assedio di Corinto di Rossini, così come nella romanza La promessa dalle "Soirées musicales" di Rossini e soprattutto ha colto la sottile sfumatura psicologica nell'interpretazione del suo tanto amato Mozart con il Recitativo e aria E Susanna non vien... Dove sono i bei momenti dall'opera Le nozze di Figaro.
Il duo ha salutato il pubblico offrendo come bis Più liete immagini dal Demetrio di Vaccaj. Un'anteprima: Alberici e Genesi stanno lavorando alla registrazione di un cd di lieder.

Lea Rossi

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