Martedì 19 Febbraio 2008 - Libertà
Genesi battezza una collana di dvd su organi storici
Il musicologo nel primo video suona sul "Tonoli" della chiesa di Podenzano
PIACENZA - L'inestimabile patrimonio organario del Piacentino, ben noto alla platea internazionale degli organisti e degli studiosi grazie anche alle meritorie rassegne concertistiche che lo vedono protagonista, viene ora valorizzato da una nuova, e assai benvenuta, iniziativa: una nuova collana di Dvd edita dalla World Première Recording e dedicata agli organi storici del nostro territorio. Se il buon giorno si vede dal mattino, questa nuova collana di video si annuncia davvero votata all'eccellenza, perché il Dvd che la inaugura, intitolato Concerto per un antico organo italiano e reperibile a Piacenza alla Libreria Berti di via Legnano, è un piccolo grande tesoro. Si tratta di un'esibizione del musicista concittadino Mario Giuseppe Genesi (che stasera in Fondazione sarà protagonista di un concerto col soprano Eleonora Alberici, se ne parla a fianco) su uno dei più affascinanti strumenti storici del Piacentino: l'organo "Giovanni Tonoli" della chiesa parrocchiale di San Germano a Podenzano (opera del grande organaro ottocentesco che "firmò" lo strumento custodito nel Duomo di Brescia e che, nella nostra provincia, realizzò anche l'organo dell'Annunziata a Cortemaggiore).
Almeno tre sono le ragioni che rendono questo video (un concerto di quasi un'ora "raccontato per immagini" con grande efficacia) un documento di rilevante interesse.
La prima ragione sta nella personalità artistica di Genesi: pianista, compositore, musicologo che collabora a numerose pubblicazioni scientifiche tra l'Italia e New York, e ha pubblicato per le Edizioni Orione un'importante biografia del soprano Anna Moffo, e che, come organista, vanta una carriera internazionale di tutto rispetto, forte di oltre 250 concerti in giro per il mondo: conta, tra altre beneremenze, l'onore di essere stato ospite alle Fêtes de la Musique del 21 giugno 2000 a Parigi nell'indicibile bellezza della Sainte-Chapelle.
Una seconda ragione di interesse sta nelle fortissima, magica "personalità" di questo organo dalla storia affascinante (si tratta di un vero e proprio strumento "nomade", più volte smontato e trasportato: fu costruito originariamente, nella seconda metà dell'Ottocento, per la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Piacenza, e in seguito, prima di trovare alloggio definitivo nella
chiesa maggiore di Podenzano, prestò un lungo e onorato servizio in Santa Chiara al Corso sullo Stradone Farnese). Uno strumento di non grandi proporzioni - ha un'unica tastiera di quattro ottave e mezza, culminante nel Sol5 - ma forte (specie dopo il restauro condotto nel 1989 dalla ditta cremasca "Cavalier Pacifico Inzoli") di potenzialità timbriche eccezionali. Merito della presenza di ben 22 registri - spicca il colore, denso di suggestioni "orchestrali", di Ottavino, Flutta Soprani e Viola ai Bassi, oltre che del comparto delle Trombe e dei Fagotti - che possono essere "pre-programmati" dall'esecutore grazie alla cosiddetta "combinazione libera alla lombarda", ampliando ulteriormente le possibilità della sua lussureggiante tavolozza timbrica.
Per valorizzare al massimo queste possibilità, Genesi ha scelto, in questo video, un repertorio estremamente variegato e raffinato, che dal Rinascimento italiano, passando per il Barocco europeo, arriva fino ai cosiddetti "ceciliani" (la toccante Suonatina per il Graduale) e a una pregevole composizione di Genesi medesimo (Cinque variazioni sul canto liturgico: "L'anima mia ha sete del Dio vivente"). E il concerto, tra l'apertura con le note venerabili di una Canzona nel IX Tono - Eolio per Organo dai Manoscritti Veneziani di Giovanni Gabrieli fino al bis con il delizioso rondò di Claude Daquin Le coucou, inanella una perla dietro l'altra: due sonate da chiesa di Domenico Zipoli (Communio e All'Offertorio nella trascrizione di Alceo Toni), la Sonata sul "Sancta Maria dal prodigioso Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, lo Händel sfavillante dell'Ouverture di Music for the Royal Fireworks, il Pachelbel di una Toccata e Fuga in Fa maggiore, il Mozart della Kirche-Soinate K336, il Bach del sublime Adagio del Concerto per cembalo e archi BWV1056 (trascritto per organo da Genesi), l'immenso Brahms dei Preludi corali per organo op. 122 (Schmucke dich, o liebe Seele).
Ma è la sorprendente bellezza di certe rarità ripescate con gusto erudito (il Porpora di una Fuga in La maggiore, il Voluntary VI di Floriano Arresti, la Canzon XVII detta "La Monteverde", omaggio al grande Claudio del misconosciuto bussetano Tarquinio Merula) a rendere questo Dvd un acquisto caldissimamente consigliato a chi ama la musica d'organo e l'universo di cultura e di fede che si nasconde dietro questa forma d'arte.
Alfredo Tenni