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Lunedì 28 Gennaio 2008 - Libertà

Se l'affido familiare vola sul grande schermo

Una rassegna cinematografica promossa dalla Provincia sul tema dell'accoglienza in casa

PIACENZA - Il futuro sono i bambini, risulta quindi necessario tutelare il loro percorso di vita rendendolo il più possibile formativo e costruttivo. Il tema dell'affidamento si inserisce appieno in un'idea che pone "i figli al centro della scena". Questo oltre che una volontà delle amministrazioni pubbliche, è anche il tema di una rassegna itinerante che, iniziata lo scorso venerdì, proietta pellicole incentrate sul tema dell'accoglimento familiare. La rassegna cinematografica voluta ed organizzata dalla Provincia di Piacenza, in sinergia con la Ausl e molti dei Comuni limitrofi a quello cittadino, «vuole essere un momento di incontro, riflessione, sensibilizzazione e promozione dell'affido familiare», come l'ha definita Barbara De Biasio, responsabile del Centro per le famiglie. «Accogliere un giovane è un'esperienza arricchente, ovviamente ogni persona e quindi ogni bambino - ha commentato De Biasio- ha una storia ed una sensibilità differente, proprio per questo l'adulto che decide di intraprendere il percorso di accoglienza, che varia nel tempo e negli orari, adattandosi ai ritmi lavorativi di ognuno, vive un'indimenticabile esperienza formativa». L'assessore comunale Giovanna Palladini, presente al primo appuntamento della rassegna caratterizzato dalla proiezione nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano del film "La guerra di Mario", ha evidenziato «le tante forme e le numerose caratteristiche dell'affido e di sostegno. Un progetto di vita che prevede -ha spiegato l'assessore Palladini- il recupero della genitorialità temporale». La rassegna gratuita invoglia le persone ad incontrare e quindi scoprire questa opportunità e a creare «una rete di famiglie -ha proseguito Giovanna Palladini- disponibili e solidali». L'età dei bambini coinvolti nel percorso dell'affido varia dai zero ai diciotto anni ed «attualmente -ha dichiarato Susanna Agosti, collaboratrice dell'ufficio Sistema sociale e socio sanitario della Provincia- il nostro territorio registra circa 170 casi di accoglimento all'anno. Per rispondere ad un numero di giovani in costante aumento, abbiamo concretizzato -ha proseguito Agosti - diversi affidi omoculturali, una novità che sta dando già riscontri positivi». Questo tipo di affido prevede l'incontro e quindi l'affidamento di giovani a famiglie o singole persone della stessa cultura per diminuire la sensazione di isolamento e spaesamento, che spesso accompagna i primi periodi di distacco dalla famiglia d'origine. Mercoledì 6 febbraio, il Teatro Verdi di Castel San Giovanni, ospiterà il secondo appuntamento della rassegna, dove verrà riproposto il film proiettato nell'Auditorium.

Chiara Cecutta

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