Giovedì 3 Gennaio 2008 - Libertà
Case Acer, 160 alloggi da riabitare
La pressione per un alloggio è alta tra le famiglie piacentine, sulle prime 70 domande in graduatoria solo 15 sono di stranieri
In arrivo i fondi del "tesoretto". Più di 600 in lista d'attesa
Emergenza casa all'alba del nuovo anno.
A Piacenza la pressione per un "tetto" popolare è sempre molto forte, con seicento famiglie in graduatoria a fronte ad un'ottantina di alloggi assegnabili, in media, nell'arco di dodici mesi. E non sono gli stranieri a spingere di più: nell'ultimo elenco comunale di novembre sulle prime settanta domande solo quindici si riferiscono a cittadini extracomunitari.
In questo panorama di bisogni primari che toccano drammaticamente tanti piacentini, l'edilizia pubblica sta battendo tutte le strade per dar risposte significative. Ma il 2008 ha già in tasca qualche buona notizia. Partirà quest'anno il recupero - graduale - di 160 alloggi Acer da riabitare, attualmente sfitti perché non più a norma. Ciò grazie ai famosi fondi del "tesoretto" per un piano straordinario della casa (5milioni e 900mila euro). Una cura di ringiovanimento per il cospicuo, ma spesso vetusto patrimonio immobiliare dei Comuni gestito da Acer (3.125 alloggi, di cui 2.287 in città, 210 a Fiorenzuola e 119 a Castelsangiovanni).
Novità in vista nel volgere di quest'anno anche per l'allaccio al teleriscaldamento e la predisposizione ai pannelli solari per palazzi di edilizia popolare a Barriera Farnese (5 edifici tra Facsal e Stradone Farnese) e Barriera Roma (3 immobili), mentre a Pontenure si inaugureranno 18 alloggi sociali realizzati per il Comune con pannelli solari e requisiti d'avanguardia in materia di risparmio energetico, così pure a Pontedellolio con sette gli alloggi dotati di pannelli solari.
In generale, a parte l'ammodernamento dei beni abitativi, si avverte una sofferenza costante nella ricerca di casa a basso prezzo, conferma l'assessore comunale Giovanna Palladini (Servizi Sociali). I mutui rappresentano un terreno avventuroso, le famiglie sono sovraccariche di rate e tenere insieme il bilancio domestico è un'impresa.
«Si è sempre detto che il diritto alla casa è un diritto alla proprietà» commenta a sua volta Flavio Antelmi (presidente Acer), oggi l'80 per cento di italiani ha una casa in proprietà, ma il 20 per cento fa salti mortali anche solo per pagare gli affitti di mercato. In questo panorama di mutui meno appetibili e di affitti elevati, per anziani e giovani coppie non è facile cavarsela. Allora il diritto alla casa, argomenta Antelmi, può risiedere anche nell'affitto sociale.
Intanto le Acer, enti pubblici economici, vivono una fase di trasformazione, in Emilia Romagna vorrebbero poter costruire alloggi a canoni calmierati, secondo l'inchiesta del quotidiano economico "Il Sole 24 ore" di ieri, nuove case da realizzare con fondi diretti, e puntano ad ampliare le loro attività per irrobustirsi economicamente, cercando di stringere alleanze ed economie di scala sui servizi. Una fotografia che vale anche per Piacenza, ma solo in parte. Acer non pensa tanto a costruire in via diretta, mancano le risorse, spiega Antelmi alla vigilia della discussione sul bilancio preventivo (l'8 gennaio) che chiude con 107mila euro in attivo ante imposte, ma piuttosto si ritiene utile l'inserimento dell'Acer fra gli enti che godono di risorse dagli oneri di urbanizzazione secondaria o l'istituzione di quote di alloggi calmierati per ogni intervento edilizio.
Detto ciò, Acer sta mettendo a punto anche una strategia per fornire nuovi servizi. Esemplare l'offerta di progettazione attraverso i propri uffici tecnici che si vuol fornire a clienti pubblici e a privati sulle certificazioni energetiche del patrimonio abitativo, certificazioni necessarie per legge. L'Agenzia, per far economie di scala, firmerà pure un protocollo con le "sorelle" di Reggio Emilia e Modena per centralizzare i servizi (informatici, buste paga etc.)
E sul versante più sociale, invece, siamo alla stretta finale sulla costruenda Agenzia per l'Affitto, che tenterà di rimettere in circolo cinquemila alloggi sfitti a Piacenza fornendo ai proprietari una mediazione di garanzia in ordine ad eventuali morosità con un fondo appositamente costituito (si cercherà l'appoggio di Fondazione e di associazioni datoriali).
In quanto alla struttura di Acer, qui si bada al risparmio. L'indagine del "Sole" mostra un passaporto con 28 dipendenti e 2 dirigenti e spese collegate per 1milione e 300mila euro, mentre per il Cda si spendono 89mila euro, il valore più contenuto in regione: prima è Bologna con 231mila euro, Parma dà al Cda 110mila euro, Reggio Emilia 118mila.
Patrizia Soffientini