Mercoledì 16 Gennaio 2008 - Libertà
Fondazione hospice, entrano Alberoni e Amop
L'ingresso dei nuovi soggetti varato dal gruppo di lavoro. Due i programmi sul piatto
Il sindaco Reggi: no a soci di maggioranza. A breve al via progettazione
Anche l'Opera pia Alberoni e l'Associazione malato oncologico piacentino faranno parte della fondazione che realizzerà e gestirà l'hospice di Piacenza. «Nei prossimi giorni - ha spiegato il sindaco Roberto Reggi a Telelibertà - provvederemo a elaborare una bozza di statuto che sarà poi sottoposto al giudizio del tavolo di confronto, che si riunirà a fine mese e sarà allargato anche a questi due importanti soggetti. Una volta licenziato, potrà partire l'importante fase di progettazione».
Lo ha deciso ieri mattina il gruppo di lavoro convocato dal primo cittadino, a cui hanno preso parte anche l'assessore comunale Giovanna Palladini, la Provincia (rappresentata dal presidente Gianluigi Boiardi e dall'assessore Paola Gazzolo), l'Ausl (con il direttore generale uscente Francesco Ripa di Meana, passato a Bologna, e il successore Andrea Bianchi), la Fondazione di Piacenza e Vigevano (con il presidente Giacomo Marazzi e il consigliere Vittorio Cavanna), Confindustria (con il presidente Sergio Giglio e il direttore Cesare Betti), il segretario generale della Camera di commercio Alessandro Saguatti, Marco Carini di Legacoop, don Giampiero Franceschini della Caritas, don Giorgio Bosini dell'associazione Ceis-La Ricerca e Rodolfo Canaletti della Lega italiana per la lotta ai tumori.
L'ingresso dell'Alberoni assume una rilevanza molto particolare, visto che l'Opera pia ha più volte manifestato il proposito di realizzare e gestire la struttura dedicata ai malati terminali, mettendo a disposizione un proprio edificio da ristrutturare (in via Emilia Parmense, proprio di fianco all'università Cattolica) e una ingente somma (circa 1,5 milioni di euro) per la sua attività. In cambio, però, chiede la presidenza e la maggioranza del consiglio di amministrazione.
E proprio su questo determinante particolare il sindaco Reggi ha manifestato ieri mattina ai presenti la sua contrarietà, che comunque non impedisce il pieno coinvolgimento dell'Alberoni nel progetto.
In generale, l'idea di struttura proposta dall'opera pia ha incontrato il favore di tutti i presenti, divisi invece sull'opportunità di affidarle il controllo a fronte dell'ingente investimento. Ma secondo il sindaco non ci devono essere "soci di maggioranza" in una fondazione con uno scopo così nobile, quindi ben venga l'arrivo di un nuovo importante soggetto, ma a parità di condizioni con tutti gli altri. Nessuna competizione o concorrenza neppure tra le bozze di progetti in discussione: sul tavolo ci sono quelli di Legacoop e dell'opera pia Alberoni, sembra che altri ne potrebbero arrivare. Nelle intenzioni dei componenti della fondazione dovranno essere complementari e non alternativi, nel pieno interesse della comunità locale.
«E' fondamentale - commenta Marco Carini - che un intervento così sentito e atteso si basi su valori materiali e immateriali condivisi da tutti il territorio, all'insegna dell'universalità e della pari dignità e importanza di tutti i soggetti coinvolti».
Michele Rancati