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Domenica 6 Gennaio 2008 - Libertà

L'arte farà crescere l'economia locale

Virtuani: seminario innovativo per gli studenti di architettura del Politecnico

Arte ed economia. Un binomio sempre più ricco di implicazioni e una carta da giocare nelle città come volano di crescita. Il boom dell'arte contemporanea negli ultimi tre anni entra nel cuore della progettazione urbana con un seminario innovativo "Economics of arts and culture" messo a punto da Elisabetta Virtuani, docente dei master Mumat - Must della Facoltà di Economia Università Cattolica insieme a Paolo Rizzi, economista e docente della Cattolica.
Perché arte ed economia? «La cultura gioca molteplici ruoli nella società - spiega Virtuani - non solo crea benessere, ma contribuisce alla coesione e integrazione sociale e territoriale, stimola il senso di appartenenza ad una comunità storica, costituisce uno strumento potente di comunicazione di valori». Questo il contesto di riferimento dei seminari sull'economia dell'arte e della cultura organizzati in lingua inglese come parte del programma formativo del corso in Economia delle Attività Culturali, laurea magistrale in Architettura sostenibile di grandi opere della facoltà di Architettura, Politecnico di Milano sede di Piacenza.
Il corso, tenuto in lingua inglese insieme a Paolo Rizzi, si propone di indagare la relazione tra economia e attività culturali e il legame con lo sviluppo economico e locale ed è seguito - spiega Virtuani - da studenti piacentini ma anche da studenti internazionali provenienti da Cina ed Iran.
I temi affrontati dai seminari sono stati molteplici, a partire dal sistema dell'Arte Contemporanea con la testimonianza di Luigi Baggi, artista piacentino che si è soffermato sul concetto di arte e di artista. La giornalista Patrizia Soffientini ha illustrato il sistema del Gran Tour 2007, come fruizione contemporanea delle arti visive. Un grande viaggio nell'arte attraverso l'Europa, in particolare un viaggio che coinvolge le più importanti mostre (Biennale di Venezia, Documenta di Kassel, Skulptur projekte Münster) e la principale fiera di arte contemporanea (ArtBasel).
Il secondo seminario ha affrontato il Teatro di strada, con Daisy Vanicelli e Ilaria Dioli, come esempio di Performing Arts, descrivendo sia l'evoluzione storica di questa forma espressiva che la concreta organizzazione di una rassegna internazionale "Aga'ndum", avvenuta ad Agazzano in settembre. E ancora: nella Sala Macchine dellex Macello si è svolto l'intervento di Clarissa Welshman della Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia, sul fenomeno della cosiddetta "Biennalizzazion" ossia della proliferazione di Biennali in tutto il mondo e della globalizzazione applicata al sistema dell'arte internazionale.
Virtuani ha invece affrontato, a chiusura dei seminari, il tema "Vino e Architettura": la produzione del vino rappresenta oggi un modello produttivo e culturale che traccia nuove traiettorie di sviluppo locale.
Il fenomeno della Wine Architecture è stato analizzato in alcune cantine italiane ed europee che hanno "ingaggiato" famosi architetti contemporanei per dare ai luoghi della produzione del vino una fruibilità turistica, facendone dei veri e propri edifici "parlanti", in grado di raccontare qualcosa di più sulle qualità intangibili del vino piuttosto che sulla storia di una famiglia produttrice di vino.

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