Mercoledì 19 Dicembre 2007 - Libertà
Una "telecamera" contro il dolore
Donato all'ospedale l'apparecchio per eseguire la teletermografia
Piccolo quanto una cannocchiale ma estremamente sofisticato: è il nuovo apparecchio per la teletermografia in dotazione all'unità operativa di Terapia del dolore e cure palliative dell'Ospedale Gugliemo Da Saliceto. Si tratta di una donazione dell'associazione Nuova vita e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
L'apparecchiatura permette di misurare la radiazione infrarossa emessa dal corpo umano che irraggia energia termica sotto forma di radiazioni elettromagnetiche, è una tecnica diagnostica non invasiva.
Ieri questo strumento è stato mostrato alla stampa dal dottor Fabrizio Micheli, che guida l'unità dove viene prestato un servizio molto richiesto contro il dolore - specie il dolore cronico, correlato o meno al tumore - se si pensa che il bilancio di quest'anno è a quota diecimila prestazioni. L'associazione "Nuova Vita", presieduta da Enrichetta Sargiani, ha sostenuto la donazione per un motivo preciso, spiega la stessa presidente, come sostegno ai parti in analgesia, che sono un fiore all'occhiello del reparto. Il funzionamento si basa su un dispositivo sensibile con cui è possibile rilevare la distribuzione della temperatura nei vari punti del corpo umano. «Questo consente - spiega Micheli - di valutare alterazioni o asimmetrie, che possono coincidere con stati patologici». E' un sistema particolarmente utile anche per testare l'efficacia di terapie praticate. Lo strumento ha le dimensioni di una telecamera, può riprodurre l'immagine del corpo su di un visore, identificando le aree di temperatura diversa con colori che vanno dall'azzurro (più freddo) al rosso intenso (più caldo), è collegabile ad un computer con il quale effettuare valutazioni più approfondite e confronti tra le aree simmetriche del corpo analizzate.
«Questa tecnica permette, soprattutto nei casi di malattie vascolari o neuropatie - continua lo specialista in medicina del dolore - di confermare diagnosi già effettuate. Ancora, è possibile eseguire verifiche sull'efficienza di blocchi nervosi effettuati a scopo terapeutico». Un altro esempio di applicazione della teletermografia riguarda i pazienti con malattie vascolari a cui viene applicato un catetere in prossimità dei plessi nervosi: «Con la rilevazione a raggi infrarossi della temperatura, possiamo avere una conferma del corretto posizionamento e dell'efficacia della terapia». La tecnica versatile (lo strumento può essere facilmente trasportato fino al letto del paziente), presenta vantaggi: non utilizza radiazioni dannose, è priva di effetti collaterali, è indolore e non invasiva.
In questa occasione, la signora Sargiani ha voluto anche spezzare una lancia sulla donazione di sangue del cordone ombelicale, tema principe dell'associazione, oggi non indenne da confusioni mediatiche legate a messaggi distorti, come il fatto di raccogliere per se stessi e affidare a banche il sangue del cordone ombelicale. «E' di moda, ma non ha alcuna utilità» avverte Sargiani.