Martedì 18 Dicembre 2007 - Libertà
"Maschile e femminile": universi a confronto
Il convegno
I maschilisti più accaniti stiano all'erta. E' dimostrato scientificamente che, per una differente conformazione del cervello, le donne hanno una sintassi più ricca degli uomini, e competenze di linguaggio superiori. Ai signori viene riconosciuta maggiore dimestichezza spaziale: per esempio, guidano meglio. Ma rispetto all'imperativo dogmatico della predominanza maschile in tutto, siamo lontani anni luce. Solo differenze attitudinali.
Di questo ha parlato, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Giovanni Smerieri, psicoanalista dell'Ausl, nel corso dell'incontro "Maschile e femminile", promosso dall'Ufficio di pastorale scolastica diocesano, cui hanno partecipato molti studenti delle superiori. All'appuntamento è intervenuta anche Antonella Caforio, docente all'Università Cattolica di Milano che, invece, della questione dei sessi ha offerto il risvolto antropologico. «Prima la donna era quasi un doppio rispetto alla terra - rileva la professoressa -. La terra genera e nutre, come la donna. Ciò che interessa alla società è la fecondità, la crescita e la moltiplicazione». Con lo sviluppo dell'agricoltura, poi, la concezione si imprime ancora di più. «La femmina rappresenta il ciclo cosmico della nascita - prosegue Caforio -, e viene rappresentata per la periodicità. Il legame con la fertilità è inscindibile».
Valori diversi, per l'altro genere. «Per l'uomo - continua l'antropologa - i sentimenti fondamentali comportano l'audacia, il coraggio, la continua dimostrazione della propria mascolinità. La donna, per contrasto, si chiude, esprime pudore».
Tra un intervento e l'altro, ha risuonato la splendida voce di Clara Rossi, studentessa, con canzoni di De Andrè e Battisti, sull'argomento trattato. Poi, dopo l'intervallo, alcuni alunni del Gioia - Eugenio Civardi, Francesca Biasini, Alberto Rossi con l'insegnante Cristina Bonelli - hanno mostrato alcuni percorsi scolastici svolti sul tema.
Alessandro Rovellini