Sabato 4 Dicembre 2004 - Libertà
Nascono i primi frutti della Fondazione Tagger: un’interessante rassegna musicale organizzata al Ridotto del Cagnoni
VIGEVANO - Nascono i primi frutti dalla nuova Fondazione Claude Tagger che il Comune d Vigevano, la Provincia di Pavia, la Regione Lombardia con l’appoggio della Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno fondato nello scorso luglio.
La Fondazione Tagger, emanazione dell’Unesco attraverso l’IFCM (International Foundation of Choral Music), ha trovato accoglienza in Vigevano e una sede prestigiosa nel Castello Sforzesco. In questi mesi questa nuova realtà ha suscitato particolare interesse per le potenzialità che può esprimere sul tessuto locale con proposte che coinvolgano il pubblico di Vigevano e del territorio, ma che allo stesso tempo abbiano una risonanza in campo nazionale e internazionale, come il "festival" che sarà organizzato il prossimo anno.
Ed ecco il primo passo ufficiale della Fondazione che ha organizzato, per il periodo natalizio, tre incontri: si tratta di "conferenze concerto" realizzate dalla in collaborazione con il Comune di Vigevano e i Madrigalisti Ambrosiani che presenteranno alcuni generi e tappe fondamentali del repertorio vocale da camera in diversi periodi della storia della musica.
Quale sede migliore del ridotto del Teatro Cagnoni che, anche se ancora non completamente sistemato, è comunque già bene utilizzabile e rappresenta una sede ideale per un tipo di musica che non richiede vasti spazi ma, anzi, troverà la dimensione ideale di ascolto e di vicinanza tra pubblico e musicisti nello spazio del Ridotto, riproponendo quel clima "salottiero" in cui veniva originariamente eseguita questa musica.
La scelta dei brani porterà a Vigevano delle prime esecuzioni assolute, e non solo per la nostra città, portando quindi il nome di Vigevano nel percorso della tournée italiana del complesso che la eseguirà.
I Madrigalisti Ambrosiani, diretti da Gianluca Capuano, sono uno tra i più validi gruppi specializzati nel repertorio rinascimentale e barocco, ne valga al proposito a testimonianza la loro registrazione di musiche sacre di Giacomo Carissimi, che è stata distribuita con la rivista Amadeus, e al quale è dedicato il primo incontro che si terrà domenica 30 novembre alle ore 17.00.
Non si aspetti il pubblico una musica "difficile", per addetti ai lavori: come ha detto Gianluca Capuano in merito alla musica di Giacomo Carissimi "è talmente viva e comunicativa che ha sempre suscitato un’ottima reazione del pubblico". In ogni caso, per "aiutare" il pubblico a capirne le caratteristiche e peculiarità e a collocarla storicamente si è invitato Angelo Rusconi, laureato in musicologia, che si occupa principalmente della musica e della trattatistica medioevale, della musica liturgica del Seicento e di Ottocento minore, svolgendo attività di ricerca e tenendo conferenze e seminari.
Tra l’altro è stato un caso fortunato quello che ha riportato alla luce gli spartiti di Carissimi che sono stati donati dal collezionista milanese Manusardi alla Fondazione Carissimi che patrocina il primo concerto e di cui Rusconi è consulente scientifico.
Nel concerto di domenica 30 alle ore 17,00 saranno eseguite ben sei cantate di Carissimi con Elisa Franzetti e Barbara Zanichelli (soprani), Salvo Vitale (basso) e Gianluca Capuano come direttore e maestro al cembalo.
Gli altri due concerti saranno sabato 13 dicembre alle ore 17,00, con il capolavoro assoluto di Franz Schubert Winterreise (viaggio d’inverno) un ciclo di lieder cantato dal baritono tedesco Johannes D.S hendel accompagnato da Hilko Dummo. L’ultimo appuntamento, domenica 20 dicembre alle ore 17,00 con Ciaccone passacaglie e bassi ostinati, brani vocali autori vari da Barbara Strozzi a Monteverrdi per soprano Elisa Franzelli e tiorba Marinella Di Fazio.
L’ingresso è per tutti i concerti è contenuto a 5 euro (prenotabili alla biglietteria del Cagnoni nei normali orari di apertura).