Domenica 9 Dicembre 2007 - Libertà
La staffetta solidale in un film
Documento sugli aiuti dei podisti piacentini all'ex Jugoslavia
«Staffetta ciclo-podistica della pace, amicizia e solidarietà», questo il titolo della manifestazione che, il 5 maggio 2007, partì da Piacenza per raggiungere il porto di Monemiza in Grecia il 6 giugno su iniziativa della Gruppo podistico piacentino rappresentato da Giuseppe Spiaggi. Il percorso si è snodato per tutta l'area balcanica: Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Monte Negro, Albania, Macedonia e Grecia. Nei 3136 chilometri di viaggio sono state attraversate le regioni che nel 1995 furono sconvolte dalla guerra portando, oltre a targhe, solidarietà e amicizia, aiuti fisici come medicinali, materiale scolastico e anche dolciumi per i bambini dell'orfanotrofio di Zenica (Bosnia Erzegovina).
L'altro pomeriggio è stato presentato nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il documentario "Tour dei Balcani 2007" che riguarda appunto la maratona. L'introduzione è stata compiuta al vice presidente della provincia Mario Spezia che ha ringraziato i podisti quali ambasciatori dei nostri territori in quanto uniscono l'attività sportiva a quella sociale ed umanitaria. Nel film si vedono gli Stati dell'ex Jugoslavia ancora in fase di ricostruzione, alcuni già in fase di "guarigione" e altri ancora con molto cammino da fare ma comunque sulla buona strada. Tali immagini rappresentano una regione in via di sviluppo grazie anche all'aumento del turismo che, negli ultimi anni, ha ripreso a crescere e che, attraverso iniziative come queste, può essere ulteriormente favorito.
Secondo i corridori, la marcia è stata un'esperienza più che positiva. Durante il percorso i nostri concittadini hanno avuto la possibilità di assistere alle bellezze paesaggistiche, come gli alti pilastri di roccia di Meteore(Grecia), la bellissima Dubrovnik (Albania) e il ponte vecchio di Mostar (Albania, protetto dall'Unesco e ricostruito nel 2004), all'ottima ospitalità della popolazione locale che, nonostante gli anni di guerra e povertà (ancora ben visibili negli occhi delle persone), non hanno perso il loro tradizionale spirito amichevole. Un'ottima esperienza da tutti i punti di vista da ripetere anche negli anni futuri.
Andrea Tagliaferri