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Venerdì 7 Dicembre 2007 - Libertà

L'Immacolata Concezione torna in chiesa a Gazzola

Stasera presentazione del restauro

Un concerto per festeggiare il ritorno del quadro dell'Immacolata Concezione nella parrocchiale di Gazzola. Questa sera alle 21 il dipinto Apparizione di Maria Immacolata a San Serafino verrà presentato al pubblico a restauro appena ultimato, in un'iniziativa organizzata congiuntamente dalla parrocchia e dal Comune, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha finanziato l'intervento di recupero. Delle vicende del quadro parleranno il parroco, don Gianni Riscassi, il funzionario della Soprintendenza di Parma e Piacenza, Davide Gasparotto, le restauratrici Arianna Rastelli e Roberta Ferrari della Restauro snc. L'ufficio beni culturali della diocesi verrà rappresentato da Manuel Ferrari. Presente anche il sindaco di Gazzola, Stefano Tramelli.
«Si sapeva poco di questo dipinto», anticipa il parroco. «Non si conosceva neppure il nome del santo francescano accanto alla Madonna. E' stato ora identificato, anche grazie all'aiuto di frati di Bologna, con san Serafino da Montegranaro». Un santo marchigiano della seconda metà del XVI secolo, originario della provincia di Ascoli Piceno, che vestì l'abito cappuccino e si distinse in vita per l'umiltà e la bontà, affidandosi allo studio di due soli "libri": il crocifisso e il rosario, con i quali è raffigurato anche a Gazzola. Non è stato però finora possibile identificare l'autore dell'opera, ascritta genericamente a un pittore "anonimo emiliano-bolognese del secolo XVII", ritenuto da altri vicino all'ambito lombardo.
La tela, della fine del '600-inizio '700, non fu commissionata per la chiesa di Gazzola. «Venne acquistata a un'asta piacentina successivamente al 1873, in sostituzione dell'Annunciazione di Ignazio Stern che si trova oggi nella basilica di Santa Maria di Campagna». Un quadro in cui l'artista bavarese ha espresso al meglio i suoi ideali di grazia e delicatezza. All'epoca l'attuale chiesa di Gazzola (progettata da Camillo Guidotti) non era ancora stata costruita, per cui il dipinto veniva custodito nella precedente parrocchiale, a Lisignano.
All'illustrazione dell'intervento di restauro, seguirà un concerto di canti sacri, eseguiti dal Coro polifonico padano di Pieve Porto Morone (Pavia), diretto da Rosalia Dell'Acqua. In programma: Wiegenlied di Brahms, Padre Nostro di Kedroff, Ave Maria di Busto, Verbum Caro di Anonimo del XVI secolo, Adeste fidelis di Anonimo del XVI secolo, Dormi dormi di Fulgoni, Mary had a baby di Biebel, Ain' -a that good news di Dawson, Deep river di Adam e Joshua fit the battle of Jericho di Pagot.
Il Coro polifonico padano è nato dalla preesistente Corale Santa Cecilia nel 1972, è guidato dal 1985 da Rosalia Dell'Acqua, con la quale si è esibito in tournée in Italia e all'estero (in Germania, Ungheria e Repubblica Ceca), ha partecipato a varie rassegne e collaborato con l'Orchestra Città di Pavia e il Gruppo strumentale Ciampi.

An.Ans.

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