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Sabato 29 Gennaio 2005 - Libertà

Fondazione-teatro, subito scontro

L'assessore spiega il nuovo indirizzo per la nascita di un'istituzione culturale. Critiche da Fi. Trespidi: giunta in retromarcia. Calciati: scelte confermate

Confermare e potenziare la politica di esternalizzazione già intrapresa con l'affidamento alla Fondazione Toscanini delle stagioni musicali (lirica, danza, concertistica) e al Teatro Gioco Vita (Tgv) della prosa; riuscire ad attirare sulla cultura più risorse finanziarie; favorire il coinvolgimento di soggetti privati. Questi gli obiettivi che si propone il Comune con la proposta di costituire una fondazione per il teatro Municipale, ma con la possibilità che vi rientrino anche la biblioteca e i musei civici. È quanto ha spiegato ieri l'assessore al teatro Giovanna Calciati illustrando l'indirizzo in materia culturale contenuto nell'emendamento al bilancio 2005 che la giunta ha depositato giovedì. La volontà è di ottenere dal consiglio comunale il mandato a sperimentare questo nuovo modello gestionale, per tornare poi a sottoporne l'approvazione all'aula.
Un modello, si legge nell'emendamento, per "la riorganizzazione della gestione del teatro e più in generale dei beni e delle attività culturali secondo le modalità indicate dal codice dei beni culturali e paesaggistici (voluto un anno fa dal ministro Giuliano Urbani, ndr) "al fine di dare vita a una nuova fondazione partecipata in modo prevalente dal Comune e che veda la partecipazione anche di soggetti privati in modo di realizzare quella sinergia pubblico-privato che il codice indica". L'opposizione è partita subito all'attacco. Secondo il consigliere regionale di Forza Italia Luigi Francesconi, si rivela "l'intenzione della giunta Reggi di svendere il Municipale: se "l'idea della fondazione in sé è positiva perché permette di de-burocratizzare l'ente musicale e dare maggiore spazio ai privati e risorse ai Comuni", si legge in una nota, "il problema è che già vi si paventa l'ingresso della Toscanini con la conseguente prosecuzione del progetto di svendita della cultura piacentina"; perciò, "anche nel campo culturale rischiamo di diventare una succursale degli altri capoluoghi emiliani". Canta vittoria il capogruppo di Fi in Comune, Massimo Trespidi, che vede "un ripensamento" della giunta in direzione di "quanto da due anni vado propugnando per il teatro in alternativa alla convenzione con la Toscanini, e cioè l'istituzione di una fondazione pubblico-privato come strumento migliore per la valorizzazione del Municipale". Calciati inquadra diversamente la novità. Dice che "la giunta conferma la scelta delle esternalizzazioni" fatta due anni fa, "avendo apprezzato il fondamentale e arricchente apporto di soggetti qualificati". Che, numeri alla mano, parla di un numero di titoli complessivi aumentato del 41% dalla stagione 2001-2002 a quella 2004-2005, di spettacoli cresciuti del 43,5% nello stesso periodo e di spettatori lievitati del 69% (arrivati in buona parte da fuori Piacenza). Bilancio molto positivo, annota l'assessore, cui va aggiunto la nascita a Piacenza dell'orchestra giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti, "un fatto di rilievo non solo nazionale". Una strada, quindi, su cui insistere, considera Calciati che fa presente come la legislazione oggi offra nuovi strumenti in tema di gestione dei servizi culturali: in particolare il codice Urbani "apre ulteriori opportunità, non a caso a Torino stanno pensando, come noi, a una fondazione a cui affidare la gestione di tutti i servizi culturali della città". Tre, si diceva, gli obiettivi che possono così essere raggiunti: "Consolidare e moltiplicare i rapporti in atto, da quello con la Toscanini a quelli con la Provincia, il Comune di Vernasca e la Regione per la stagione estiva di Vigoleno; implementare risorse in un momento difficile per le casse degli enti locali, così da rendere i centri culturali della città motore di un flusso finanziario e turistico; stringere legami ancora più stretti con il mondo economico imprenditoriale e del credito piacentino che in questi anni coraggiosamente ha investito sulla cultura e sull'arte".

Gustavo Roccella

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