Sabato 29 Gennaio 2005 - Libertà
Ritornare alla vita dopo l'operazione per tumore al seno
Importante convegno medico
Macellari: "Sono sempre maggiori i successi" L'importanza del supporto psicologico e della chirurgia ricostruttiva
Il tumore al seno, una malattia sempre più frequente ma anche sempre più curabile, oggi richiede misure e attenzioni volte a migliorare al massimo la qualità della vita delle donne che l'hanno attraversata. "La sopravvivenza a 10 anni avviene tra il 55 e l'80% dei casi - ricorda Giovanna Calandra, psicologa Ausl, referente piacentina per l'Oncologia Medica e le Cure palliative - la sua maggior incidenza è registrata tra i 35 e i 64 anni. E in questa situazione le tematiche esistenziali assumono una rilevanza sempre maggiore".
"E' una malattia su cui siamo sempre più vittoriosi - ricorda Giorgio Macellari, coordinatore della Senologia presso l'azienda Usl di Piacenza - e ora ci possiamo permettere di lavorare per garantire sempre migliori condizioni di vita alle donne che al più presto devono essere restituite ad una via normale". Durante l'incontro ci si è soffermati sull'importanza di fornire l'utile supporto psicologico, utile già prima dell'intervento. "Insieme allo psicologo la paziente si informa e si prepara a tutte le fasi dell'intervento - spiega Macellari - la conoscenza permette di affrontare molto meglio l'intero percorso". Particolare attenzione è stata dedicata anche alla rilevanza della riabilitazione che aiuta a recuperare al meglio la funzionalità del braccio e della spalla interessati.
Centrale la partecipazione di Gerardo Gasparini, dirigente della Chirurgia a Fiorenzuola, focalizzata sulla chirurgia ricostruttiva. "La ricostruzione oggi è parte integrante del protocollo operativo - precisa - il tentativo di ripristinare totalmente la morfologia delle donne, è utile sia per le pazienti interessate da una mastectomia sia per quelle su cui si è intervenuti con un intervento conservativo, e serve a non vivere con disagio la menomazione che deriva dall'intervento". Insieme allo specialista in chirurgia plastica, al tavolo dei relatori presso l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano si sono alternati Alessandro Malingher, dirigente dell'unità Oncologica ed Ematologia e Samanta Tabloni, la psicologa responsabile del progetto Ninfea presso il centro di Senologia a Fiorenzuola.
"Le pazienti affette da tumore al seno rappresentano il numero più elevato nel reparto di Oncologia - ricorda Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di Oncologia ed Ematologia - ma la malattia è diagnosticata sempre più frequentemente e in questo modo la guaribilità è sempre meglio garantita". Ad assistere all'incontro, organizzato dal dipartimento di Oncologia ed Ematologia in collaborazione con Amop, l'associazione piacentina malato oncologico presso l'auditorium della Fondazione, una platea particolarmente affollata e attenta.
i.m.