Sabato 15 Gennaio 2005 - Libertà
L'addio annunciato dell'ultimo dei Saveriani
Padre Giuseppe Zanchi: chiude il convento, lascio questa città con molta tristezza
Ha lasciato Piacenza ieri, nel primo pomeriggio, l'ultimo missionario saveriano che ha svolto il suo apostolato nella nostra città. Per padre Giuseppe Zanchi, 75 anni da compiere tra tre mesi, è stato un addio sofferto e al quale non ha avuto molto tempo per prepararsi: "Pensavo di rimanere ancora a Piacenza, anche dopo la vendita del convento alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Invece è venuto l'ordine di lasciare la casa, ma vado via con molta tristezza".
Eppure, nonostante l'amarezza di uno sfratto e di una partenza non voluti, padre Giuseppe precisa di portare con sé un ricordo bellissimo della nostra città: "Mi sono trovato bene. Si sono creati rapporti umani con le persone che frequentavano S. Chiara. Voglio ringraziare di cuore i fedeli che in questi tredici anni mi sono stati vicino. Negli ultimi giorni ci sono state dimostrazioni di stima e di affetto che mi hanno commosso". Padre Giuseppe Zanchi, originario di Ranica, nel Bergamasco, è dunque tornato ieri vicino a casa, nell'istituto saveriano di Alzano Lombardo. Una destinazione che però non lenisce l'amarezza per la definitiva chiusura del convento di Piacenza, dove i missionari della congregazione fondata a Parma dal beato Conforti erano giunti nel 1947-'48. "I superiori - dice - hanno deciso così. Oggettivamente sono diminuite le vocazioni, però a Piacenza in questi 50 anni si era instaurato un legame con la città ed è sempre triste troncare rapporti così consolidati nel tempo". In questi cinque decenni i padri saveriani avevano promosso incontri di formazione e favorito la conoscenza di realtà lontane (in particolare del Burundi), organizzando le mostre missionarie e, ogni Natale, un grande presepe dedicato ai popoli di tutto il mondo, oltre a preparare le giornate missionarie nelle varie parrocchie della diocesi. Due anni e mezzo fa, con la decisione di alienare il complesso di Santa Chiara sullo Stradone Farnese, era arrivato l'annuncio ufficiale della partenza. In Santa Teresa nell'ottobre 2002 il vescovo Luciano Monari aveva salutato i religiosi, con parole di gratitudine per il loro operato. In attesa di un acquirente, padre Zanchi era rimasto ad abitare da solo nell'istituto, che in un'ala accoglie ancora il Pio Ritiro S. Chiara ("Sono dieci le ospiti e l'istituzione dovrà esservi mantenuta fino al 2065"), mentre alcuni locali sono utilizzati dall'orchestra Ofi. Prima di stabilirsi a Piacenza, quasi 13 anni fa, come cappellano della casa di cura S.Antonino, padre Giuseppe aveva vissuto a Tavernerio nel Comasco e, per 21 anni, in Brasile.
Anna Anselmi