Giovedì 31 Marzo 2005 - Libertà
"Un'opera difficile, ma la paura è superata"
Municipale - Parlano cantanti e direttore d'orchestra dopo l'anteprima, nel pomeriggio incontro con Mioli sull'opera. Stasera la prima della "Battaglia di Legnano", cast soddisfatto
Molti chiamati, pochi gli eletti presenti all'anteprima de La battaglia di Legnano, al Teatro Municipale, ma calorosi i consensi a scena aperta e gli applausi alla fine per tutti i protagonisti in scena. E stasera l'opera di Verdi alle 20.30 avrà la sua "prima" ufficiale (turno A di abbonamento).
Intanto volti soddisfatti tra il cast per l'anteprima dell'altro ieri. Il Coro del Municipale è guidato con perizia dal maestro Corrado Casati. E' impegnato dentro e fuori scena, anche a voci separate. "Il Coro è davvero protagonista in quest'opera -
dice il maestro Casati -
con estensioni di voce, momenti di canto non sostenuti dall'orchestra, passaggi difficili. Un maggior numero di elementi, in queste occasioni, non danneggerebbe, ma alla fine siamo contenti del lavoro svolto e dell'apprezzamento del pubblico che è poi quello che conta".
Flavio Ambrosini, regista della messinscena, ha seguito lo spettacolo con la trepidazione del confronto con il pubblico. "Lo spettacolo è ben collaudato - dice - ma in teatro non si può dire gatto se non è nel sacco. Abbiamo lavorato con la massima collaborazione di tutti e il risultato è gratificante".
Sereno il giovane direttore e concertatore Antonino Fogliani a capo dell'Orchestra della Fondazione Toscanini. "Mi piace affrontare questo testo musicale davvero stimolante - racconta - Un Verdi alla ricerca di soluzioni musicali nuove, che supera gli schemi di un fare musica prevedibile. Così era stato per Giovanna d'Arco, opera appena precedente questa. Vale la pena di lavorare a riscoprire queste pagine che fanno la storia del melodramma".
Katia Pellegrino, giovane soprano, sorride, finalmente, dopo tanta fatica. "Verdi è così, non dà tregua, impegna in mille modi, ora con un canto agile, poi ti porta giù alle note più basse e poi ti chiama all'acuto, non è mai facile". Come altri colleghi, la cantante, durante il periodo di prove, ha dovuto vedersela con problemi di raffreddamento e conseguente calo di voce. "Questa stagione, con imprevedibili cambi di temperatura, è un pericolo in più per il nostro lavoro che richiede buona salute. Abbiamo lavorato in collaborazione perfetta e i colleghi mi hanno aiutato. L'opera richiede una tensione continua ed è importante sentirsi dentro un "fare" comune, una tensione che si comunica felicemente al pubblico".
Roberto Servile è tornato a vestire i panni di Rolando. "E' un'occasione questa di poter riprendere un lavoro così poco frequentato -
dice il baritono - che mi è piacevole e utile. Intanto perché mi ritrovo fra amici e colleghi con i quali abbiamo lavorato con tranquillità. La collaborazione fra orchestra e palcoscenico è fondamentale per la buona resa finale. La mia parte non ha momenti di canto esaltante, piuttosto è ricca di tanti particolari che vanno messi in risalto, fatti vivere. Ritornare a lavorare sul personaggio, dopo tante altre esperienze, mi consente una messa a punto più approfondita, di rifinire meglio i passaggi, gli stati d'animo e così rendere merito all'opera di Verdi".
Il giovane tenore Francisco Casanova, per la prima volta al Municipale, fa il generoso di complimenti con tutti. "E' emozionante -
dice - trovarmi in questo bel teatro nella terra di Verdi, per me che vengo dall'altra parte del mondo. Una dimensione umana che difficilmente si riscontra altrove o a New York dove ho vissuto tanti anni. E' piacevole sentirsi salutato al mattino, quando esci per strada; sentirsi riconosciuto. Da tempo non mi capitava. Mi ritrovo con colleghi con i quali ho avuto tante occasioni di lavoro, un'esperienza umana e artistica piacevolissima. Il nostro lavoro è difficile ma gratificante, proprio per questo poter donare gioia al pubblico".
Anche per Riccardo Zanellato è una conferma ritrovarsi nei panni di
Barbarossa. "Il destino son io", cita ridendo contento del buon esito della prova. Il giovane basso sarà festeggiato agli Amici della Lirica, mercoledì 6 aprile, con il conferimento del Premio Terani alla carriera. Giovanna Beretta e Giovanni Maini giocano in casa, l'esperto Carlo Di Cristoforo, Pietro Terranova, Tuncay Kurtoglu, Roberto Tagliavini, confortati da tanti apprezzamenti, sono pronti alla prova con il publico della "prima".
Gian Carlo Andreoli