Giovedì 31 Marzo 2005 - Libertà
Iniziata l'attività del laboratorio disabili allestito a Borgonovo
In vista ci sono già alcune commesse
L'idea era partita dal Comune che, in collaborazione con lo Svep, aveva redatto un progetto ottenendo anche un finanziamento di 15mila euro dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per poterlo avviare
Borgonovo - Ha preso l'avvio il laboratorio protetto costituito di recente nei locali dell'istituto don Orione di Borgonovo. Si tratta del laboratorio gestito dalla cooperativa Antarius finalizzato a sviluppare le capacità lavorative di persone disabili attraverso esperienze di lavoro reale. In sostanza un luogo dove persone svantaggiate possano iniziare a lavorare su commesse di lavoro reperite dalla cooperativa stessa nelle aziende del territorio. Ad oggi sono già un paio le ditte che hanno preso contatti con la cooperativa che gestisce il laboratorio in cui finora sono state inserite alcuni disabili provenienti da tutta la vallata. L'idea era partita dal comune di Borgonovo che, in collaborazione con lo Svep di Piacenza, aveva redatto un progetto ottenendo anche un finanziamento di 15mila euro dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per poterlo avviare. Oltre alla Fondazione anche alcune realtà locali hanno contribuito all'avvio del progetto. Tra queste il Gruppo podistico borgonovese che ha donato 500 euro a favore del nuovo laboratorio. In seguito erano stati reperiti alcuni locali messi a disposizione dall'istituto don Orione di via Sarmato che vengono utilizzati dagli operatori della cooperativa Antarius e dalle persone che sono state inserite nel laboratorio protetto, che funziona con il tutoraggio dello Svep. L'idea è quella di fare esperienza di lavoro all'interno del laboratorio protetto dopodiché, in base alle potenzialità dimostrate, diventare soci lavoratori a tutti gli effetti della cooperativa stessa. "Una vera e propria cooperativa di lavoro" precisano dal don Orione "e non un centro assistenziale. Si tratta di una cooperativa produttiva a tutti gli effetti, ecco perché le persone che vengono segnalate dall'Ausl sono persone disagiate ma compatibili con l'attività lavorativa. Grazie al laboratorio fanno esperienza di lavoro diretta e, in base a ciò che dimostrano di saper e di voler fare si decide se inserirli come soci lavoratori". Le persone che finora sono state inserite nel nuovo laboratorio sono state segnale dall'Ausl e provengono non solo dal comune di Borgonovo ma da tutti i comuni della vallata. In vista sono in cantiere attività di confezionamento in una ditta di Gragnano che avrebbe fornito una commessa per di lavoro per i prossimi mesi e una convenzione con Tesa per la pulizia della piazza di Borgonovo dopo il mercato del lunedì (la convenzione deve ancora essere firmata). "Ora cerchiamo collaborazione con tutte le ditte presenti sul territorio disposte ad offrire commesse di lavoro - dicono sempre dal don Orione - ma anche con tutti i soggetti pubblici. Anziché restare nei locali del don Orione, l'obiettivo sarebbe quello di portare le persone a lavorare direttamente sul posto, fancendo esperienza diretta".
Mariangela Milani