Mercoledì 23 Marzo 2005 - Libertà
Fondazione, Reggi non fa proseliti
Aperture al neopresidente anche da chi non lo ha votato. E il Prc accusa l'Unione di deficit politico. Fioccano le dissociazioni dalla linea dura con Marazzi
Chi plaude convinto all'elezione di Giacomo Marazzi avendolo scelto fin dall'inizio come suo candidato e chi plaude meno perché avrebbe preferito altre soluzioni per la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ma in questo secondo schieramento, quello che domenica scorsa non ha contribuito all'elezione del neopresidente di via Sant'Eufemia, va tenuto conto di come le posizioni siano piuttosto diversificate.
Ci sono falchi e colombe. Tra i primi il sindaco Roberto Reggi che non ha digerito una candidatura definita di parte e "un passo indietro per la città" e che ora attende il nuovo vertice della Fondazione al varco delle integrazioni nel consiglio di amministrazione, "banco di prova" per misurarne l'effettiva volontà di ricomporre la frattura con le istituzioni. Ma a farsi sentire ieri sono state soprattutto le colombe, quanti preferiscono voltare pagina, archiviare in fretta le polemiche guardando con fiducia alla capacità di Marazzi di rasserenare clima e rapporti grazie alle sue scelte operative. E spesso lo dicono non risparmiando critiche a chi, il sindaco, resta con l'elmetto in testa.
È il caso di Sandro Loschi, Rinaldo Busca ed Ermanno Rebecchi, tre del consiglio generale che non hanno votato Marazzi e che tuttavia auspicano (v. intervento a fianco) che si seppellisca l'ascia di guerra e bollano come "incomprensibile" quel "passo indietro per la città" made in Reggi.
Ma anche sul piano politico c'è fermento. Di bocche storte tra le file dell'Unione di centrosinistra per come il sindaco ha giocato nella partita della Fondazione si è già riferito (v. Libertà di lunedì). Le indiscrezioni riferiscono anche di una verifica di maggioranza che più d'uno avrebbe voglia di chiedere formalmente a palazzo Mercanti. Si vedrà. E tuttavia degli elementi di dissenso si colgono anche nelle note ufficiali di chi le manda. Come Rifondazione comunista (Prc), secondo cui l'Unione "avrebbe dovuto gettare le basi da tempo per un confronto alto sulle prospettive e la costruzione di un percorso condiviso".
Una critica di metodo con cui si chiude un comunicato di Nando Mainardi, il segretario, per il resto invece tutto giocato su un'analisi dei fatti per certi versi non lontana da quella del sindaco. La Fondazione, si fa presente, "rappresenta una potenziale risorsa strategica per il territorio della nostra provincia", ma a condizione che "sappia assumere le proprie scelte in maniera condivisa e rappresentativa; dandosi criteri chiari e verificabili; assumendo la collettività nel suo insieme come riferimento e non rappresentando solo determinate lobbies e determinati interessi". "Al di là dei nomi e delle diverse alleanze che vi stanno dietro, ci sembra si possa dire che ciò che è avvenuto in queste settimane e in questi giorni non muti il quadro già esistente", annota il Prc, secondo cui "non è solo alla composizione degli organismi che verranno che gli enti locali devono legare la propria valutazione, ma alla possibilità di creare una discontinuità nelle modalità, nell'agire quotidiano e nell'approccio complessivo".
Un monito anche a Reggi, si coglie. Ma ce n'è pure per chi, dal centrodestra, "rappresenta quanto avvenuto come il risultato della contrapposizione tra una società civile disinteressata e coincidente con gli interessi collettivi, e la politica "politicante", ansiosa di lottizzare e di piegare la realtà ai propri interessi". Sostenerlo significa "vivere su un altro pianeta e in un'altra provincia: non ha certamente vinto questa idea di società civile. Noi pensiamo semmai che di politica ce ne sia stata troppo poca".
Nel campo della Margherita è invece il sindaco di Castellarquato Alberto Fermi che saluta con "soddisfazione" l'elezione di Marazzi. Lo ha fatto lunedì in consiglio comunale parlando del neopresidente come di una persona "sicuramente all'altezza".
Dalla Casa delle Libertà (Cdl) è stato ieri il senatore Antonio Agogliati (Forza Italia) a volersi complimentare con Marazzi ("Ha avuto tutto il mio appoggio") e a censurare l'ostilità del presidente della Provincia Gian Luigi Boiardi, ma "soprattutto di Reggi", ostilità che legge come "la volontà di riuscire a nominare in Fondazione chi ti è amico".
Gustavo Roccella - Donata Meneghelli