Sabato 19 Marzo 2005 - Libertà
Gabriele D'Annunzio: passeggiando nella poesia dal realismo al sogno
In Fondazione recital di Isabella Cattano Cornalba accompagnata da pianoforte e flauto
In un'atmosfera affascinante e suggestiva sono proseguiti l'altra sera all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano gli "Incontri dannunziani". D'Annunzio (1863-1938), poeta, scrittore e critico eclettico e versatile, fu animatore instancabile cercando sempre in tutte le sue opere raffinatezza estetica e vertiginosa sensualità. Perché riproporlo oggi? Fra pensiero debole e situazionismo, tendenze moderatamente conservatrici e sperimentalismo talora inconcludente, rappresenta tuttora un modello inarrivabile di passione artistica e furore creativo. Nel preambolo Fausto Frontini ha ricordato come capacità oratorie e vastissima produzione del "vate" condizionarono orientamenti e gusto dell'Italia fra '800 e '900. Ma, nonostante il travolgente successo, nel secondo dopoguerra molti fra autori e critici lo sconfessarono e solo di recente è stata riconosciuta la sconcertante modernità di un autore in grado come nessun altro di unificare arte e poesia, esaltare la parola in musica, quasi un esito estremo del wagnerismo. Ed Isabella Cattano Cornalba, attrice milanese del Teatro dei Filodrammatici, con intensa partecipazione emotiva, grande naturalezza scenica e perfetta dizione, ne "La passeggiata di D'Annunzio" in un caratteristico abbigliamento d'epoca ha recitato al numeroso pubblico alcune tra le composizioni più conosciute. Dalla raccolta "Alcyone" ha tratto "La sera fiesolana", "Lungo l'Affrico", "Le stirpi canore", "Versilia", "I pastori", "La pioggia nel pineto", "Tristezza" ed "Il novilunio" mentre dal Poema paradisiaco ha ripreso "Il buon messaggio", "Consolazione", "Le mani", "La passeggiata" e "O giovinezza". Significativo anche il repertorio in prosa con lettura di brani da "Il fuoco", "Il piacere", "Le faville del maglio", "Libro segreto", "Maia", poi da scritti giornalistici risalenti al periodo 1881-1900 nonché dalle lettere ad Angelo Conti (10 agosto 1902) ed a Barbara Leoni (inedita, 19 maggio 1891). Il recitativo ha raggiunto momenti di alta spiritualità grazie a coinvolgenti intervalli musicali proposti dai maestri Marco Alpi al pianoforte e Lorenzo Missaglia al flauto, entrambi docenti al Conservatorio Nicolini. Frontini ha, infine, sottolineato come Cattano Cornalba abbia ineffabilmente trasportato il pubblico dal realismo al sogno, ad un mistero addirittura metaumano di compenetrazione tra uomo e natura per merito anche dei delicati accompagnamenti musicali. D'Annunzio: ultimo poeta romantico e decadente, dunque, ma capace in profondi slanci di produrre la miglior lirica del '900 in un intimismo che collega futuristi, crepuscolari ed ermetici fino a condizionare i vertici espressivi del secondo Novecento. Ultimo appuntamento degli "Incontri dannunziani" il prossimo 23 marzo, ore 17, con "D'Annunzio oggi", relatore Piero Gibellini dell'università di Venezia.