Giovedì 17 Marzo 2005 - Libertà
Con il Fai all'Ospedale Grande
Sabato e domenica anche a Piacenza la tredicesima edizione della Giornata di Primavera. Visite guidate anche a San Giuseppe e San Sepolcro
L'Ospedale Grande e l'ex monastero degli olivetani, la chiesa di San Giuseppe e la basilica di San Sepolcro: è un esteso ed articolato complesso monumentale, compreso tra via Taverna e via Campagna, quello scelto dalla delegazione piacentina del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano) per la tredicesima edizione della Giornata di Primavera, in programma in tutt'Italia sabato 19 e domenica 20 marzo, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica. "Un appuntamento orami classico della primavera italiana", come ha ricordato ieri mattina in Fondazione Domenico Ferrari, capo delegazione Fai di Piacenza, durante l'incontro di presentazione. Quattrocento i monumenti, solitamente di difficile accesso al pubblico, che il Fai aprirà gratuitamente. Un modo per richiamare l'attenzione sulla "ricchezza del nostro patrimonio, del quale - ha ribadito Ferrari - dovremmo ricordarci più spesso", in una ritrovata consapevolezza necessaria per "indurci a comportamenti diversi da quelli abituali". Ferrari ha inoltre richiamato il fatto che la Giornata di primavera 2005 coincida con un importante anniversario: il trentennale del Fai, nato nel 1975 sul modello del National Trust inglese. L'ultracentenaria istituzione britannica può contare oggi su tre milioni di soci; il molto più giovane Fai "solo" su 60mila e uno degli obiettivi della Giornata di Primavera è proprio quello di accrescere il numero dei sostenitori. Per questo ci si potrà iscrivere in loco, già da domani quando, dalle ore 15 alle 17 (con ingresso in via Campagna, accanto alla chiesa di San Giuseppe), si terrà una visita guidata riservata esclusivamente agli aderenti Fai. Sabato e domenica le visite, aperte a tutti, si terranno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 (in via Campagna, 66), e comprenderanno la chiesa di San Giuseppe e l'ospedale grande (chiostri e sala delle colonne). Stesso orario per la basilica di San Sepolcro, con l'eccezione di domenica mattina, quando le visite saranno limitate alla fascia tra le ore 9 e le 10. Piacenza, come altre città dell'Emilia Romagna (tra cui Bologna, Reggio Emilia e Cesena), ha rispettato il suggerimento di un comune tema regionale, incentrato sui luoghi della sanità. Un programma che si è riusciti ad attuare - ha evidenziato la segretaria Fai Giovanna Caldani - grazie alla massima disponibilità riscontrata nel personale e nella direzione dell'Azienda Usl. Alle visite guidate, oltre ai volontari Fai, collaborano gli "apprendisti ciceroni" dei licei classico "Gioia" ed artistico "Cassinari". Il direttore generale dell'azienda sanitaria locale, Francesco Ripa di Meana, ha sottolineato ieri l'importanza del coinvolgimento dei giovani, per far conoscere una parte della città ricca di tesori, ma anche "chiusa tra case, chiese e muri, quasi fosse nascosta" e spesso "associata alla sofferenza". Nel suo excursus Ripa di Meana è andato indietro nel tempo fino ai romani: "Cantone del Cristo è una delle strade che si staccavano dal decumano, l'odierna via Taverna", per accennare poi agli insediamenti conventuali e all'evoluzione del sistema ospedaliero dal medioevo ai nostri giorni. "Questa è stata un'area un po' dimenticata della città", ha detto Ripa di Meana, annunciando un progetto di risistemazione urbanistica del sistema dei percorsi. Con un investimento di due milioni di euro, l'Ausl dovrebbe ridisegnare entro il 2006 un itinerario tra i chiostri e il verde, dall'ex convento di Santa Maria di Campagna a San Sepolcro. E' prevista anche la riapertura della porta, oggi murata, che da via Campagna permetterà di accedere ad uno dei chiostri degli olivetani.