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Giovedì 17 Marzo 2005 - Libertà

La Sala delle Colonne discendente diretta della biblioteca umanistica

Tante le particolarità storico-artistiche degli edifici che il Fai invita a scoprire. A guidare i visitatori gli apprendisti ciceroni dei licei classico "Gioia" e artistico "Cassinari"

La 13ª Giornata Fai di Primavera verrà inaugurata sabato 19 marzo alle ore 10 nella Sala delle Colonne del nucleo antico dell'ospedale "Guglielmo da Saliceto", in via Taverna, 49. Interverranno: Domenico Ferrari, capo delegazione Fai di Piacenza e Francesco Ripa di Meana, direttore dell'Azienda Usl. L'architetto Mimma Berzolla Grandi parlerà di quell'emblematico spazio rinascimentale che è racchiuso nella Sala delle Colonne, originariamente biblioteca del monastero olivetano. Seguirà un intermezzo musicale. Mario Giuseppe Genesi all'organo accompagnerà il soprano Claudia Castelli Gazzola in un programma che comprende brani di: Caccini, Mercadante, Haendel, Pergolesi, Mozart, Verdi, Puccini e dello stesso Genesi. Al termine, il buffet. Ad accompagnare i visitatori nella Sala delle Colonne: i volontari Fai e gli apprendisti ciceroni dei licei classico "Gioia" (presenti anche nella basilica di San Sepolcro) ed artistico "Cassinari" (pure nella chiesa di San Giuseppe). Ieri mattina alla Fondazione di Piacenza e Vigevano la delegata del Fai Laura Taffetani, che cura i rapporti con le scuole, si è soffermata sull'importanza di questa collaborazione, resa possibile dal contributo di docenti e allievi, come Chiara e Giulia del "Gioia" e Giovanna, Gian Maria ed Eleonora del "Cassinari" che hanno precisato ieri modalità e motivazioni di questa esperienza. In particolare, Gian Maria ha evidenziato la disponibilità della parrocchia di San Giuseppe: "Abbiamo potuto così consultare anche documenti originali". Tra gli aspetti presi in considerazione: "lo stato in cui si trova oggi l'edificio, che avrebbe necessità di un intervento di restauro, per il degrado riscontrato in tele ed affreschi". Alla preparazione della Giornata di Primavera hanno partecipato anche le delegate Fai Laura Riccò Soprani, per i testi dell'opuscolo sui monumenti visitabili, e Leopolda Beretta, per il coordinamento dei volontari. Tante le particolarità storico-artistiche degli edifici che il Fai invita a scoprire. A cominciare proprio dalla Sala delle Colonne, discendente diretta della biblioteca umanistica, progettata a Firenze in San Marco da Michelozzo intorno al 1442. Una sala rettangolare lunga e stretta, tripartita da due file di colonne, che si ritroverà poco dopo nell'impianto della biblioteca Malatestiana di Cesena, costruita nel 1447 o, più verosimilmente, nel 1450. La tipologia avrà grande fortuna tra il 1450 e il 1520, nelle biblioteche di San Domenico a Bologna (1464), di Santa Maria delle Grazie a Milano (non più esistente), di San Domenico a Perugia (1474) e, sempre a Milano, dell'Incoronata (1487) e di San Vittore (inizio del '500). Sia pure con varianti - annotava Magnolia Scudieri - il prototipo fiorentino è riscontrabile nelle biblioteche di San Giovanni Evangelista a Parma (1485) e nelle due dell'ordine olivetano, a Monte Oliveto Maggiore (1513-14) e in San Sepolcro a Piacenza (1513 - 20).

An.Ans.

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