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Domenica 13 Marzo 2005 - Libertà

Elezione prevista per domenica 20 marzo

Fondazione: i sostenitori di Marazzi e Mazzocchi il nuovo presidente

Simili i due programmi di massima: i candidati insistono entrambi sulla "trasparenza" relativamente a erogazioni e contributi destinati alle comunità di Piacenza e Vigevano (p.s.) Previsione confermata. Sono Gian Carlo Mazzocchi e Giacomo Marazzi i due candidati in corsa per la presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Già venerdì sera sono state aperte le due buste chiuse recapitate negli uffici di via Sant'Eufemia con le candidature e si è deciso di fissare la convocazione del consiglio generale per domenica prossima, 20 marzo, alle 9.30. All'ordine del giorno: l'elezione del presidente. Con l'apertura delle buste si sono anche chiarite le posizioni di una buona parte di consiglieri, come noto occorrevano almeno cinque firme per avallare ciascuna candidatura e queste firme gettano luce sugli schieramenti in atto. Giacomo Marazzi, amministratore delegato di Cementirossi, è sostenuto da tredici consiglieri: i tre designati dalla Camera di Commercio (Luigino Peggiani, Guido Palladini, Vittorio Cavanna), i cinque di Vigevano (Vittorio Betassa, Angelo Grungo, Pierangelo Ugazio, Giuseppe Branca e Roberto Bellazzi), i due cooptati piacentini (Luigi Cavanna e Giorgio Reggiani), il designato dal Conservatorio Nicolini (Francesco Bussi), uno dei tre esponenti dei sindaci del Piacentino (Luigi Zani) e uno del volontariato (Gian Carlo Fiorani). Un parterre ampio, che gode già della maggioranza relativa e fa partire in vantaggio l'esponente del mondo industriale piacentino (di cui si conoscono anche le attenzioni per il volontariato). Gian Carlo Mazzocchi è stato sostenuto in questa prima battuta da cinque consiglieri: anzitutto i rappresentanti della Provincia (Ferrante Trambaglio e Laura Iannelli), uno dei due designati dal Comune (Stefano Borotti), uno degli esponenti dei sindaci (Marco Bergonzi) e uno di quelli del volontariato (Rinaldo Busca). Un segnale di convergenza delle istituzioni locali sul presidente uscente, che nel suo mandato ha investito sull'università e condiviso i progetti di rilancio culturale della città (Fondazione Toscanini). Presentate anche le linee generali, molto simili peraltro, del programma dei due candidati. Mazzocchi parla del futuro presidente come di un "primus inter pares", della volontà di usare al meglio le competenze di Cda e consiglio, di coinvolgimento nelle decisione, di una Fondazione come "casa di vetro", di chiarezza sull'erogazione dei fondi, privilegiando i bisogni primari delle due collettività di Piacenza e Vigevano. Marazzi ha insistito a sua volta sulla "collegialità" delle decisioni, sulla valorizzazione dei due strumenti del consiglio generale e del consiglio di amministrazione, ancora sulla "trasparenza" e sul monitoraggio attento delle erogazioni. Sostegno ai cinque settori di competenza della Fondazione e "costante rapporto con le istituzioni".

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