Sabato 12 Marzo 2005 - Libertà
Due in corsa: Mazzocchi e Marazzi
La stretta finale - Dopo la ridda di nomi delle scorse settimane, restano i "blocchi" contrapposti. Fondazione, depositate le candidature per la presidenza
E alla fine i candidati dalla presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano sono rimasti in due: Gian Carlo Mazzocchi, presidente uscente e Giacomo Marazzi, amministratore delegato di Cementirossi. Il primo, dato per fuori gioco ma tornato invece silenziosamente in scena come i più avvertiti immaginavano. Il secondo in corsa fin dall'inizio, espressione del mondo industriale piacentino. Due, come i blocchi "contrapposti" fra consiglieri del nuovo parlamentino di cui si sente dire nelle stanze della politica e degli enti che contano. Da una parte lo schieramento legato alle istituzioni, Comune e Provincia, che, fino a qualche giorno fa pare fossero più divise sulla scelta del portacolori, per poi confluire sul nome di Mazzocchi.
A questo fronte di "centrosinistra" fa da alter ego una cordata legata alla Camera di Commercio, su cui si sarebbe orientata anche la rappresentanza di Vigevano. Molte le variabili che possono spostare l'accento. Di certo non c'è nulla. A ben vedere, nemmeno il numero delle candidature, su cui è calata una coltre pesante di riservatezza. Tutto si sa per sentito dire. Ad ogni buon conto, ieri alle 18 in Fondazione erano state depositate due buste chiuse a disposizione del consigliere facente funzione, Vittorio Betassa, che ne esaminerà il contenuto e deciderà la convocazione per la nomina del presidente (forse la prossima settimana). All'ultima riunione, il parlamentino aveva deciso di rimandare la votazione più importante nella ricerca di una maggior trasparenza e ufficialità delle candidature, ancora molto nebulose, che dovevano essere presentate da almeno cinque firme di consiglieri. Così è stato. Ma ci si riprometteva anche di far emergere un candidato bipartisan, capace di aggregare maggior consenso ed evitare spaccature a metà del consiglio generale. E questo obiettivo non sembra raggiunto. Chi siano i firmatari a favore di questo o quel nome, non si sa. Si dice però che la candidatura-Marazzi sia sostenuta da 13 firme (la maggioranza relativa). Ma anche queste voci mancano di controprova. In realtà, la partita - quella che il pubblico non può vedere - è in pieno svolgimento. E tocca anche la vice-presidenza per la quale si sentono i nomi di Stefano Borotti, esponente del Comune in consiglio e di Umberto Chiappini (membro del Cda, designato dalla Curia). Sarà un confronto all'ultimo voto, guidato dal tentativo di allargare la base consensuale per non avere un presidente eletto con margini troppo più stretti di quanto esige questo delicato, prestigioso ruolo in nome e per conto della città tutta.
pat.sof.