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Venerdì 11 Marzo 2005 - Libertà

Battaglia di Legnano, al via le prove

Municipale - L'opera di Verdi in anteprima il 29 marzo con la "Toscanini" diretta da Fogliani. Con Servile, Zanellato, Beretta e la regia di Ambrosini

Al teatro Municipale si è riunita la compagnia di canto sotto la direzione del maestro concertatore Antonino Fogliani, per iniziare le prove de La Battaglia di Legnano, tragedia lirica di Salvatore Cammarano, musica di Giuseppe Verdi, che andrà in scena in anteprima, martedì 29 marzo (ore 20.30); in prima - turno A, giovedì 31 marzo (ore 20.30); repliche domenica 3 aprile (ore 15.30- fuori abbonamento) e martedì 5 aprile (ore 20.30-turno B). La Battaglia di Legnano fu concepita da Giuseppe Verdi come contributo personale alla causa, non potendo di persona prendere in mano un fucile, come confidava in una lettera all'amico e collaboratore Francesco Maria Piave. Un appello agli italiani da Parigi, come aveva fatto Giuseppe Mazzini da Lugano, un appello in musica che riscaldasse il cuore di tutti all'unità e la vicenda dell'antica battaglia della Lega Lombarda contro il Barbarossa tornava giusto esemplare. La grandeur dell'opera francese sollecitava il Compositore a pensare in grande, per piani diversi. La battaglia non si vede in scena, se ne odono gli echi rispecchiati nell'episodio privato interno-familiare dell'incontro del valoroso Arrigo, passionalmente coinvolto da Lida andata sposa a Rolando capitano milanese. I sospetti di un rinnovato amore per giunta fedifrago, con in giro tante armi, avrebbe potuto precipitare subito in tragedia se la "battaglia" non rendesse giustizia al legittimo sposo. Arrigo è colpito a morte, ma giunge in tempo per garantire la fedeltà della moglie Lida. Una delle poche volte in cui tenore e baritono non si fanno le corna ma vivono pienamente la loro parte eroica, giacché altro era l'intento di Verdi, di spronare piuttosto il popolo alla rivolta contro lo straniero usurpatore. L'edizione piacentina del 1999 si inquadrava in un progetto pluriennale di proposta dei lavori meno frequentati di Verdi. Si iniziò con i Lombardi (1995), poi Ernani e di seguito Masnadieri, Battaglia di Legnano, Stiffelio nel 2000, per concludere con Messa di requiem nel 2001. Si riprende dunque la Battaglia di Legnano con scene e costumi di Carlo Savi e regia di Flavio Ambrosini. La direzione dell'Orchestra della Fondazione Toscanini è affidata al giovane maestro Antonino Fogliani, originario di Sicilia, con studi musicali a Bologna e Milano e all'Accademia Chigiana. Si ritrovano in compagnia alcuni interpreti di allora, Roberto Servile (baritono) a fare l'eroico Rolando, duce milanese, Riccardo Zanellato (basso) confermato Federico Barbarossa, e Giovanna Beretta (soprano) Imelda, ancella di Lida. La compagnia si completa con Katia Pellegrino, giovane soprano originaria di Lecce con studi musicali a Venezia e Milano. Affronta per la prima volta il personaggio di Lida, moglie di Rolando. Francisco Casanova (tenore), originario di Santo Domingo ha già affrontato il personaggio di Arrigo, guerriero veronese in Messico e a New York in forma di concerto. "Mi piace molto il personaggio", dice, "nobili parole, bel canto". Ancora Roberto Tagliavini da Parma, Carlo di Cristoforo già al Municipale ne Il ballo in maschera, edizione del Comunale di Bologna, Tuncay Kurtoglu, dalla Turchia per essere il Secondo Console milanese; Pietro Terranova è Marcovaldo e Giovanni Maini di ritorno dal San Carlo di Napoli fa l'araldo.

Gian Carlo Andreoli

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