Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
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Venerdì 11 Marzo 2005 - Libertà

La Fondazione appartiene a tutti noi

L'appello

Chiediamo ai candidati che si sono misurati in questa contesa di fare un passo indietro e a chi dovrà eleggere il Presidente di agire nell'interesse di tutti, piacentini e vigevanesi

Una collettività si riconosce come tale in quanto chi ne fa parte ne condivide valori, storia, tradizioni, modi di comportarsi e aspirazioni. Deve però possedere anche appartenenze e beni comuni; non è fatta solo dalla somma di proprietà individuali o di piccoli gruppi, così come non deriva solo dall'aggregazione di fedeltà di parte.
Alcune collettività, con un duro lavoro di generazioni, a volte di secoli, hanno creato un patrimonio che appartiene a tutti. E' il caso anche di Piacenza e di Vigevano, che hanno nella Fondazione che porta il loro nome il risultato dei sacrifici e della buona amministrazione di tanti nostri antenati; un patrimonio ingente, che va gestito e impiegato nell'interesse di tutti i cittadini.
Il conflitto che si è creato per la nomina del futuro Presidente della Fondazione, un conflitto aspro, nel quale numerosi protagonisti sembrano aver smarrito il senso del ruolo della Fondazione per le collettività da cui nasce, è inaccettabile.
E' inaccettabile perché la Fondazione elargisce fondi ingenti che devono essere erogati con una visione degli interessi di tutti i cittadini. Perché la Fondazione ha un ruolo cruciale per lo sviluppo di Piacenza e di Vigevano. Infine, perché nella Fondazione devono incontrarsi e venire a sintesi le esigenze collettive, in un clima di ascolto, di apertura, di condivisione che sarebbe distrutto se il futuro Presidente emergesse come scelta lacerante, conseguente al prevalere di posizioni e di interessi di parte.
Questa situazione gravissima deriva dal modo in cui sono state condotte le trattative per la scelta del Presidente, che avrebbero dovuto essere gestite con trasparenza nelle quali i candidati a una posizione così prestigiosa e di tanta responsabilità si sarebbero dovuti presentare alla cittadinanza e alle sue forme associate con un programma e obiettivi, sui quali trovare un consenso il più ampio possibile e non condotte da gruppi in contrasto tra loro in cui.
Le persone che si confrontano in netta contrapposizione per la Presidenza hanno certamente l'esperienza, il prestigio e l'onorabilità adatte ad assumere l'incarico, ma il danno che deriverebbe da una scelta che divide sarebbe tale da non consentire neppure al miglior Presidente di assolvere al suo mandato nel rispetto del ruolo dell'Istituzione.
Piacenza e Vigevano non possono e non vogliono trovarsi di fronte a una conclusione di questa vicenda in cui si debbano contare vincitori e vinti.
Per questa ragione chiediamo ai candidati che finora si sono misurati in questa contesa di fare un passo indietro e a chi dovrà eleggere il Presidente, cioè ai componenti del Consiglio Generale della Fondazione, di agire nell'interesse di tutti, piacentini e vigevanesi, svincolandosi dalle fedeltà di parte, antiche, recenti o recentissime e di esprimere una scelta che unisca su un percorso di limpidezza, di condivisione di obiettivi, di impegno civile.
Chiediamo che a questo appello si uniscano tutti coloro che hanno a cuore gli interessi delle nostre collettività; la Fondazione non è terra di conquista, ma strumento per promuovere il bene di tutti noi.

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