Sabato 15 Dicembre 2001 - Libertà
Consiglio agli under 30
"Buttatevi senza paura"
Uno dei partner che hanno sostenuto, anche materialmente, il progetto del concorso è la Fondazione di Piacenza e Vigevano, rappresentata - in questo caso - da Attilio Ceresa, membro de Consiglio di Amministrazione e della commissione sullo sviluppo economico. Peraltro, la Fondazione non è nuova ad iniziative di sostegno della ricerca, basti pensare agli impegni con le università piacentine, il Politecnico e la "Cattolica", su cui si sono fatti, e si continueranno a fare forti investimenti. Cosa ha di nuovo questo progetto? "La Fondazione appartiene al territorio e, naturalmente, è molto interessata allo sviluppo della provincia, da qui la scelta di essere tra gli attori principali, anche sul piano dell'innovazione di idee. E' importante favorire chi è in grado di far emergere intuizioni latenti, di cogliere i bisogni del mercato. E chi meglio dei giovani, con la loro freschezza, può mettere a frutto intuizioni e fantasia?" Ma lei, che è anche imprenditore, cosa consiglierebbe a un giovane che voglia provarci, però si sente insicuro? "I giovani hanno già un vantaggio, sono al di fuori, per esempio, da certi schemi aziendali, più liberi da certe costrizioni mentali. Ma dovrebbero uscire anche dagli schemi scolastici, perché a volte le istituzioni strutturano in modo tradizionale senza arrivare ad interrogarsi sulle innovazioni. Ma sopratutto direi ad un giovane che ha un'idea di non avere assolutamente paura di lanciarsi, senza il timore di far brutta figura. Essere un po' temerari non guasta". Niente remore reverenziali, insomma. "Decisamente no. Tutte le idee che arriveranno saranno accolte ed esaminate con simpatia. Del resto, se fosse chiamato un imprenditore a portare un contributo, sarebbe tenuto a pensarci e a ripensarci per far quadrare tutto, avendo un'azienda alle spalle, invece questa occasione è diversa. Non comporta responsabilità di immediato profitto. La nostra proposta è piuttosto una palestra per stimolare a pensare in modo imprenditoriale". La caccia alle buone idee, del resto, non è una novità in altre parti del mondo. "Anzi, è un fatto piuttosto frequente. E vale in tutti i campi. Basti pensare come l'Amministrazione Bush abbia cercato, tramite Internet, di raccogliere idee individuali per superare l'attuale momento critico, perché un "colpo di genio", o un "colpo d'ala", un'intuizione di valore può arrivare da qualsiasi persona. Se gli Stati Uniti, certamente all'avanguardia nelle tecnologie più avanzate con un dialogo fra impresa e università di grande efficienza, sentono il bisogno dell'idea nuova, derivata dall'intuizione individuale, certamente noi italiani (e in particolare i giovani) più creativi degli americani, sapremo produrre innovazione".