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Lunedì 8 Ottobre 2001 - Cattolica news

Piacenza incontra la Letteratura

Un ciclo di incontri per un confronto tra classici e contemporanei. Dall'8 ottobre presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

Lunedì 8 si è aperta con il primo incontro l'iniziativa "Classici e/o contemporanei. Incontri con la letteratura", organizzata dall'Istituto di Italianistica dell'Università Cattolica di Piacenza. E' toccato a Domenico Starnone, già insegnante ed ora autore di romanzi di successo, di parlare della contemporaneità delle Operette Morali. Davanti ad un pubblico numeroso e molto interessato, riunito nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Starnone (introdotto dal prof. Andrea Rondini, docente di Letteratura italiana contemporanea) ha individuato nei temi del dolore e dell'infelicità i motivi della contemporaneità di Leopardi; ed ha saputo delinearli in modo immediato e diretto, incatenando l'attenzione dei numerosi presenti. Il relatore ha anche opportunamente richiamato l'attenzione sul vitale paradosso della produzione leopardiana: approdato, al termine delle Operette morali, alla sconsolata conclusione dell'infinita vanità di tutto, perfino dello scrivere e dei libri, Leopardi affida in realtà alla propria opera poetica la smentita delle sue riflessioni filosofiche: i suoi libri inutili continuano a leggersi e ci aiutano a riflettere su motivi più che mai attuali.
Dopo la prosa, la poesia: se il romanziere Domenico Starnone ha affrontato le Operette morali, tocca al poeta Luciano Erba – uno dei maggiori poeti contemporanei - parlarci del suo rapporto con la poesia di Alessandro Manzoni. Poesia difficile, e sulla quale grava un pregiudizio negativo dovuto spesso alla lettura scolastica. Luciano Erba (presentato dal prof. Pierantonio Frare, docente di Letteratura italiana all'Università Cattolica di Piacenza) ne parlerà invece come di una cosa viva e vitale: la gabbia metrica e formale impostata da Manzoni si rivela infatti non un ostacolo ma uno stimolo al raggiungimenti di risultati di grande valore poetico, civile e morale. In questo sta la contemporaneità della poesia di Manzoni, in un tempo nel quale, più che mai, occorre riscoprire il nesso che lega il bello e il vero, la parola e la verità.
La terza serata vuole invece cedere la parola direttamente agli autori: dopo aver ascoltato due scrittori contemporanei parlare di due scrittori del passato, ascoltiamo invece la parola stessa degli autori, i loro testi. E li ascoltiamo dalla voce viva dell'attore Gerardo Amato Placido, che leggerà opere di Leopardi, di Manzoni, di Erba, di Starnone. I testi dei classici e dei contemporanei arriveranno al nostro cuore e alla nostra mente senza alcuna mediazione critica, ma nell'interpretazione di un attore che saprà restituire loro la ricchezza di significati che essi portano con sé e che ha consentito (e che consentirà) loro di traversare i secoli per essere contemporanei nostri e degli uomini delle età future, "finché il sole risplenderà su le sciagure umane", per dirla con i versi di un altro grande poeta. Appuntamento, dunque, a lunedì 22 alle ore 18 presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12).
La direzione scientifica del ciclo di incontri è del professor Pierantonio Frare.

PROGRAMMA
15 ottobre 2001, ore 18
La poesia: Luciano Erba incontra il Manzoni poeta
Presenta Pierantonio Frare

22 ottobre, ore 18
La parola classica e la parola contemporanea
Gerardo Amato Placido legge testi di Manzoni, di Leopardi, di Erba, di Starnone
Presenta Michele Gazich

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