Giovedì 8 Febbraio 2001 - Libertā
Il FAI apre le biblioteche della Chiesa
La caccia al tesoro del Fai quest'anno passa attraverso le biblioteche. Non biblioteche qualsiasi, ma piccoli gioielli del sapere poco noti ai pių, o normalmente non accessibili al pubblico, come esige lo spirito dell'iniziativa Fai.
Si tratta della raccolta libraria del Collegio Alberoni di San Lazzaro, dove verranno visitati anche il Gabinetto di fisica e altri ambienti d'interesse e di quella del Seminario vescovile di via Scalabrini.
Proprio oggi il caposezione del Fondo per l'Ambiente Italiano, Filippo Grandi, illustrerā l'iniziativa all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oltre a presentare il programma delle attivitā previste per quest'anno.
La "Giornata di primavera" a favore del Fai cade il 17 e 18 marzo, e a Piacenza sarā incentrata sulla scoperta dell'Alberoni e del Seminario, dopo che lo scorso anno furono aperti dal Fai la chiesa appena restaurata di Sant'Eustachio, in via del Consiglio, l'oratorio di San Rocco in via Legnano e palazzo Ferrari-Sacchini in via Carducci. Fu un grande successo (2.500 visitatori), ricorda Grandi. Ancor prima, il Fai ha messo in luce, tra l'altro, i chiostri e la cripta di San Sisto, la Sala Colonne dell'Ospedale, Palazzo Malvicini, l'Oratorio della Morte di via Genocchi, San Fermo e i sotterranei farnesiani (in quel caso si fece la fila per vederli).
I programmi 2001 sono orientati, invece, su due luoghi ecclesiastici di grande fascino sapienziale, ma anche storico-artistico. Il mattino del 17 marzo si terrā l'apertura della iniziativa al Seminario vescovile, che potrā essere visitato per tutta la giornata di domenica, nel pomeriggio invece č fissata l'inaugurazione al Collegio Alberoni (anch'esso visitabile poi per tutta la domenica). Sono previsti due brevi concerti inaugurali con gli allievi del Nicolini e saranno presenti esperti e guide che, a cadenza continuata, accompagneranno il pubblico, senza dimenticare gli "aspiranti ciceroni", ragazzi delle scuole che daranno una mano nell'introdurre alle bellezze dei due collegi. All'Alberoni saranno sul campo gli studenti del liceo Classico. Illustreranno i pregi architettonici del luogo. Al Seminario vescovile gli studenti dell'"Artistico" allestiranno un laboratorio sulla stampa, con filmati. E in prossimitā delle date, saranno disponibili le piccole guide stampate che illustrano i beni da visitare.
L'appuntamento di quest'anno ha un significato particolare per la sezione piacentina -una delle settanta attive in Italia- che compie a novembre il suo decennale. "Siamo attualmente quattrocento aderenti tra Piacenza e provincia -spiega Grandi, affiancato dal vice-caposezione Emanuela Bellia- 45 mila in tutto in Italia, ma vorremmo essere tanti di pių, sarebbe bello arrivare a quota mille per il traguardo del decennale, a fine anno".
L'iscrizione consente molti vantaggi, la partecipazione a viaggi, scambi culturali, la visita ad immobili di prestigio acquisiti dal Fai, uno tra gli ultimi č Villa Menafoglio Litta a Panza di Biumo nel Varesotto, dove č raccolta una pregevole collezione di arte contemporanea.
Tornando alla scadenza piacentina di marzo, č di sicuro interesse per la levatura dei luoghi scelti.
Il Seminario vescovile conserva una splendida biblioteca con vetrine barocche, č la biblioteca degli Agostiniani, i monaci di Sant'Agostino. Saranno illustrati da padre Stelio Fongāro oltre una trentina tra manoscritti, incunaboli e cinquecentine, capaci di documentare la storia del libro. Tra le perle della biblioteca, un incunabolo miniato del 1480, il primo dizionario del 1504 di Aldo Manuzio, ovvero il famoso "Calepino" in quattro lingue (italico, latino, gallico e ispanico), "giuntine" del Cinquecento e una cinquecentina in cui l'umanista, per dar una "camicia" ad un testo di Aristotele ha usato, purtroppo, un codice del X-XI secolo. La biblioteca conserva anche testi che testimoniano un'attenzione alla cultura laica, edizioni dell'Ariosto e del Boccaccio, e ancora -tra le particolaritā- opere stampate da Bodoni, una risposta del Pindemonte ai "Sepolcri" del Foscolo del 1807 e un'opera geografica stampata a Venezia del 1780 con i prodotti segnalati a colori.
Il Collegio Alberoni ha da offrire, a sua volta, tantissimo. Oltre alla biblioteca saranno visitabili il Gabinetto di fisica e le dotazioni scientifiche del Collegio. La sola biblioteca delle scienze annovera pubblicazioni di grande interesse, basti pensare alla "Summa de aritmetica e geometria proportioni e proportionalitā" di Luca Pacioli del 1494, diverse opere di Galileo sfuggite alla distruzione imposta dopo la sua condanna, come l'"Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari" del 1613, la "Geografia" di Tolomeo stampato nel 1597 e la preziosa libreria donata nel 1814 da frate Zaccaria da Piacenza, comprendente, tra l'altro, erbari dipinti dallo stesso religioso.