Domenica 6 Marzo 2005 - Libertà
Severino: riflessioni sulla condizione umana contemporanea
Testimoni del tempo. Giovedì sera il filosofo sarà ospite alla Fondazione di Piacenza e Vigevano
Un nuovo, importante appuntamento di Testimoni del tempo, la serie di incontri promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Piacenza in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, attende giovedì sera il pubblico piacentino con un altro prestigioso protagonista della storia della cultura italiana contemporanea. Ospite del prossimo incontro della rassegna, in programma come di consueto alle ore 21 all'auditorium della Fondazione in via Sant'Eufemia 12, sarà il grande filosofo italiano Emanuele Severino, che nell'appuntamento dal titolo "Abitatori del tempo" verrà a parlare del suo complesso e sorprendente pensiero e a farci riflettere sulla condizione umana contemporanea e sui grandi temi dell'esistenza. Nato a Brescia nel 1929, Emanuele Severino è uno dei maggiori esponenti del pensiero contemporaneo. Laureatosi a Pavia nel 1950 con una tesi straordinaria su "Heidegger e la metafisica" che già delinea in modo essenziale il campo dei sui interessi, ottiene la libera docenza in filosofia teoretica nel 1951. Dopo un periodo di insegnamento come incaricato all'Università Cattolica di Milano, nel 1962 diviene ordinario di Filosofia morale presso la stessa Università. Tuttavia, a causa del pensiero teoretico che va elaborando in modo lineare già in quegli anni, viene allontanato dalla Cattolica nel 1969. A partire dall'anno successivo, viene chiamato all'Università Cà Foscari di Venezia, dove è stato direttore del Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze fino al 1989 e dove ha insegnato per oltre trent'anni Filosofia teoretica. Oggi è docente all'Università San Raffaele di Milano fondata e diretta da Massimo Cacciari, il quale lo ha definito un gigante e l'unico filosofo che nel Novecento si possa contrapporre a Heidegger. Accademico dei Lincei, Severino è autore di opere fondamentali, tradotte in varie lingue, tra le quali ricordiamo: "La struttura originaria", 1958; "Studi di filosofia della prassi", 1962; "Essenza del nichilismo", 1972; "Gli abitatori del tempo", 1978; "Destino della necessità", 1980; "A Cesare e a Dio", 1983; "Il parricidio mancato", 1985; "Il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica", 1990; "La guerra", 1992; "Oltre il linguaggio", 1992; "Pensieri sul Cristianesimo", 1995; "La gloria", 2001; "Dall'Islam a Prometeo", 2003. Ha pubblicato, inoltre, una storia divulgativa della filosofia (Filosofia antica, moderna, contemporanea, futura) e un manuale scolastico in tre volumi, "La filosofia dei Greci al nostro tempo", recentemente stampato in una nuova edizione dalla Bur. Il suo ultimo libro, "Nascere. E altri problemi della coscienza religiosa", edito da Rizzoli nel gennaio di quest'anno, riprende il tema della religione, che è sempre stato un tema centrale nella filosofia di Severino, a partire dagli anni di insegnamento all'Università Cattolica, culminati nel processo canonico che, nel 1970, proclamò l'incompatibilità tra la visione del filosofo e il cristianesimo. Con un esame rigoroso delle posizioni della Chiesa cattolica sull'idea di verità e di natura, sulla bioetica, la libertà di insegnamento, le leggi dello stato e l'economia, il grande filosofo illustra in questo libro da un lato il conflitto radicale tra la Chiesa e la scienza, la democrazia, il capitalismo e l'Occidente liberale nel suo complesso, e dall'altro la paradossale appartenenza del pensiero espresso dalla Chiesa all'autentica tradizione dell'Occidente: il nichilismo.
CATERINA CARAVAGGI