Mercoledì 21 Novembre 2001 - Libertà
Viaggio dentro di noi, con lo yoga
Una disciplina che risale a 5mila anni fa. Il percorso
Lo yoga come terapia. Se ne è parlato all'Auditorium della Fondazione in occasione della presentazione del libro "I segreti dello yoga" (edizioni Fabbri) di Gabriella Cella Al-Chamali. I relatori erano la stessa Cella e il neuropsichiatra Roberto Mola. Gabriella Cella pratica lo yoga da circa trenta anni e lo insegna. In tutti questi anni di ricerca e di studi ha viaggiato per lunghi periodi in India e ogni anno continua a farvi ritorno. Lo yoga risale a circa 5000 anni fa . E' composto da diversi stadi, il percorso più conosciuto e senz'altro anche più interessante è quello dell'ashtanga yoga, lo yoga dalle 8 braccia, che inizia con pratiche di comportamento che riguardano una corretta morale nei confronti di se stessi e degli altri, per poi salire al gradino successivo che riguarda le asana cioè le posture che il corpo assume e fissa nel tempo, per poi proseguire ulteriormente ad un lavoro più sottile che riguarda il respiro. Il lavoro diventa sempre meno fisico quando si giunge al governo dei sensi e infine agli stadi superiori che portano alla meditazione. Sono tantissime le asana yoga, si parla di 8.400.000 forme differenti. Asana significa restare assisi in una forma per lungo tempo fino a che la postura diviene confortevole.
Roberto Mola ha offerto alcuni spunti di approccio scientifico all'Hatha Yoga. 1) calarsi full- time con totale dedizione e disponibilità di animo nel mondo della Yoga e nella sua pratica senza discuterne le affermazioni e gli assiomi importanti e verificarne la bontà durante il cammino. 2) totale negazione di un linguaggio nel quale non ci riconosciamo. 3) decodificazione parziale del linguaggio e delle pratiche, dei risultati e degli effetti dello yoga, che consente di non abbandonare il proprio retaggio culturale e di metterlo però a confronto, accettandone le modifiche, con una cultura diversa. La finalità dello Yoga è di cogliere l'inconsistenza delle nostre costruzioni mentali e di attingere ad un livello di coscienza che non è quello legato al frammento e al flusso illusorio degli eventi cosiddetti reali. In India era sì consentito che le donne praticassero lo yoga ma in realtà la condizione della donna era così subalterna a quella del maschio che poi questo non avveniva. Quindi non è che lo yoga sia rivolto esclusivamente al maschio, come pratica è indifferente ai sessi, però nella realtà operativa sono stati i maschi a dare il maggior contributo e per questo mancava una descrizione dei fenomeni dello yoga sul versante femminile, lacuna su cui è intervenuta Gabriella Cella. L'hatha yoga si presenta anche come disciplina terapeutica. A livello metafisico si propone di intervenire sull'uomo immerso nel samsara (costruzione illusoria del reale) e di sradicarlo da questa adesione illusoria ai fatti della vita e di portarlo ad un altro livello di coscienza. Quindi si considera l'uomo immerso nel samsara accecato dai suoi sensi che lo legano ai fenomeni del reale. La gestione di questo momento metafisico non è del medico ma del maestro, del guru. Non significa che l'allievo sia succube del maestro come avviene spesso nelle sette iniziatiche. Il maestro traccia il cammino e l'allievo deve compiere il lavoro. Il cammino è tracciato nei minimi particolari però richiede necessariamente una guida perché è un cammino complesso e quindi si può incorrere in errori che possono anche essere estremamente dannosi alla salute. Quindi durante questo cammino il lavoro che l'allievo deve compiere è diretto dal maestro ma è affidato all'allievo stesso. Il luogo da raggiungere è già dentro di noi e deve solo essere messo in evidenza perché sia pur come singoli siamo partecipi della totalità e quindi il cammino dello yoga svela questa contiguità tra io e totalità e denuncia le illusioni dell'io. Nella seconda parte della conferenza sono stati proiettati dei lucidi per analizzare alcune principali asana alla luce di un duplice aspetto: quello simbolico curato dalla maestra Cella e quello terapeutico curato da Mola. Il prossimo appuntamento dedicato allo yoga dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano sarà martedì alle 21 e tratterà la medicina indiana: "Ayurveda scienza di guarigione: valida anche per il mondo occidentale". Interverranno Gabriella Cella e Giuseppe Lorini, specialista in neuropsichiatria e medico ayurvedico.
Fausto Rei