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Giovedì 20 Settembre 2001 - Corriere Padano

Il Duomo diventa un teatro

Un eccezionale evento artistico è in programma martedì 25 settembre, alle 21.30, nella cattedrale di Piacenza. Si tratta di "Giustina - Ex ossibus", un dramma spirituale in musica ideato da Massimo Berzolla, Stefano Tomassini e Claudio Saltarelli che sarà lo spettacolo fulcro delle celebrazioni in corso per il millenario della traslazione in Cattedrale delle reliquie di Santa Giustina, patrona della città. Nell'occasione il Duomo si farà teatro per ospitare la massa in scena di un grande spettacolo sacro che coinvolgerà gli spettatori in un vero e proprio viaggio tra i tre palcoscenici allestiti nella navata e la cripta dove si concluderà la rappresentazione che unisce musica, canto e recitazione. Promosso dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, la Consulta Diocesana per la Pastorale degli Artisti, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'assessorato alla cultura del Comune, il Teatro Municipale con la direzione artistica del Gruppo Ciampi, lo spettacolo è stato costruito dal regista Tommasini secondo un percorso diviso in quattro "Situazioni" che si basano su tre testi. La prima parte (Prologo, prima e seconda "Situazione") utilizza "La Giustina", una "tragedia spirituale" scritta dal frate Bonaventura Morone da Taranto nel 1612 e rinvenuta dallo stesso Tomassini in un archivio di Venezia che racconta la leggenda di Santa Giustina e San Cipriano. La seconda parte (terza Situazione) è tratta da "Thesaurus in terra", sacra rappresentazione di Claudio Saltarelli mentre l'ultima Situazione si basa su frammenti del "De pestilentia" di San Cipriano nella traduzione in volgare di Thomaso Contarini. La musica, composta da Massimo Berzolla, è il filo conduttore di tutta l'opera e rieccheggia spunti diversi: dal Barocco a Verdi alla musica da cinema. L'orchestra (Orchestra Filarmonica Italiana cn i cantori della Cappella Musicale Mastro Giovanni) sarà divisa in tre gruppi strumentali (di 6, 10 e 13 elementi) dislocati in punti diversi e guidati da tre diversi direttori (Massimo Berzolla, Alessandro Ferrari e Vito Lombardi) collegati da un sistema di telecamere e monitor. Cantanti e attori compongono il nutrito cast della rappresentazione: il soprano Paola Quagliata (Giustina), il basso Paolo Pecchioli (Cipriano), il controtenore Michel Van Goethem (Asmodeo), il tenore Massimiliano Paulucci (Giovanni Filagato), il contralto Elena Arcuri (Eyael), il baritono Alberto Mirino (Crescenzio), il mezzosoprano Antonia Marolda (nutrice), gli attori della Società Filodrammatica Piacentina Filippo Tansini (Amore), Viviana Sudati (Morte), Gianluigi Gandini (Aglaide), Maurizio Cammi (Sofronio), Nicola Spotorno e Claudio Costa (prelati). Regia di Stefano Tomassini. Luci di Massimiliano Sacchetti, scenografa e costumista Sara Renzi.
Gli spettatori dovranno assistere in piedi allo spettacolo per recuperare un tipo di fruizione "sensoria" e non passiva della rappresentazione teatrale.

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