Domenica 20 Maggio 2001 - Il Giorno
La Ricci Oddi cambia
Più poteri al sindaco e arriva la Fondazione
PIACENZA — La Ricci Oddi sta per cambiare status: da galleria privata concessa ad uso pubblico per fini artistico-culturali, a ente strumentale del Comune di Piacenza. E il presidente, anziché essere eletto tra i membri del consiglio d'amministrazione, potrebbe essere nominato dal sindaco. Secondo le prime indiscrezioni, sulle ipotesi al vaglio della maggioranza comunale e dello stesso consiglio d'amministrazione della galleria d'arte moderna in merito alle modifiche statutarie, la presenza dell'Amministrazione comunale dovrebbe farsi ancora più massiccia. Dei sette componenti del cda, quelli nominati dal primo cittadino passerebbero infatti da due a tre, di cui uno indicato direttamente quale presidente dell'ente. Rimarrebbe il consigliere indicato dagli eredi del fondatore, il nobiluomo piacentino Giuseppe Ricci Oddi, e quello dell'associazione Amici dell'arte.
Dal consiglio uscirebbe invece il rappresentante dell'Insigne Accademia di San Luca, un ente non più socialmente radicato come un tempo e, forse, anche quello del prefetto. Su quest'ultimo punto, la discussione è ferma, e potrebbe esserci a breve un abboccamento tra i vertici di Comune e Prefettura in vista di un accordo: da palazzo Mercanti, però, si intuiscono malumori per questo generico ruolo di controllo sull'operato della galleria affidato al rappresentante del prefetto in periodo fascista e mai più revocato. Una novità sarebbe invece l'assegnazione di uno scranno in quota alla Fondazione.
Alan Patarga