Venerdì 20 Aprile 2001 - Corriere Padano
Un buffo Verdi giovedì al Municipale
Si chiude il sipario sulla stagione lirica del Teatro Municipale dedicata al centenario verdiano con un'opera brillante del compositore di Busseto, "Un giorno di regno (ossia Il finto Stanislao), melodramma giocoso in due atti, unica opera comica insieme al Falstaff, composta dal giovane Verdi nel 1840. L'allestimento, in scena domenica 22 aprile alle 20 con replica giovedi 26 aprile sempre alle 20, è una coproduzione tra il Teatro Regio di Parma e il Teatro Comunale di Bologna e sarà diretto da Pier Luigi Pizzi, che firma anche costumi e scene. Sul palco Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Maurizio Bernini con Piero Monti maestro del Coro. Solisti i cantanti Anna Caterina Antonacci, Giuseppe Filianoti, Eva Mei, Bruno Praticò, Roberto Servile, Armando Ariostini. Completano il cast degli interpreti Vittorio Grigolo, Orfeo Zanetti, Sandro Pucci, Marco Danieli. "Un giorno di regno" non ebbe successo al debutto scaligero nel settembre del 1840, tanto da spingere Verdi a giurare di abbandonare per sempre la composizione, e venne ritirato dopo la prima sera. Le cause dell'insuccesso della prima rappresentazione sono da ricercarsi però in manchevolezze esecutive e semai nelle pecche del libretto, un testo comico già vecchio per i gusti del tempo. L'opera, la seconda della sua carriera, fu commissionata a Verdi con un libretto da scegliersi tra quelli già approntati da Felice Romani. La scelta del compositore ricade su un libretto scritto nel 1818 per Adalbert Gyrowetz e dal titolo Il finto Stanislao (il titolo cambierà poi in "Un giorno di regno"). I personaggi sono: Cavalier Belfiore sotto il nome di Stanislao Re di Polonia; Barone di Kelabr; Marchesa del Poggio, giovane vedova nipote del Barone e amante del Cavaliere; Giulietta di Kelbar, figlia del Barone e amante di Edoardo; Edoardo di Sanval; La Rocca, tesoriere degli Stati di Bretagna; Conte d'Ivrea comandante di Brest; Delmonte, scudiero del finto Stanislao. Questa invece la storia dell'opera ambientata nelle vicinanze di Brest e nel castello di Kelbar nella prima metà del XVIII secolo. Stanislao, re di Polonia, deve occultarsi ai suoi nemici. Dà quindi l'incarico al cavaliere di Belfiore di sostituirsi a lui. Il cavaliere simula il suo nuovo ruolo anche con la sua ex amante, la marchesa del Poggio, che fortunatamente non lo riconosce. Egli è poi costretto ad intervenire in tutta una serie di intrecci amorosi che si svolgono nella corte ed hanno come protagonisti i cortigiani stessi e gli ospiti del castello. Giunge finalmente la notizia che il re è in salvo e che ha premiato il cavaliere di Belfiore nominandolo maresciallo. Belfiore quindi rivela la sua vera identità e sposa la marchesa del Poggio.
I biglietti per gli spettacoli della stagione lirica, promossa dal Comune di Piacenza in collaborazione con la Banca di Piacenza, Coop Consumatori Nordest e la Fondazione di Piacenza e Vigevano, sono in vendita presso la biglietteria del Municipale (tel. 0523/492251-338219) dal mercoledì al sabato dalle 10.30 alle 13 e nei giorni di spettacolo anche dalle 18.30 alle 21.30, presso gli sportelli della Banca di Piacenza e al sito internet www.comune.piacenza.it/teatro
La stagione lirica del Teatro Municipale avrà un'appendice il 9 maggio con l'allestimento del "Falstaff" ad uso delle scuole rappresentato in collaborazione con l'Aslico.