Martedì 18 Dicembre 2001 - Il Giorno
Case difficili per l'handicap
PIACENZA — Troppe barriere architettoniche e un progetto per conciliare evoluzione edilizia e diritti umani nel presidio ospedaliero di Villanova. La città è in grado di diventare un percorso ad ostacoli per chi non può muoversi liberamente. Questo si sa, ma sembra sempre un problema troppo distante. Un problema altrui che può essere messo nel cassetto in attesa di risolvere le piccole questioni di ogni giorno. Eppure, non solo gli invalidi subiscono gli effetti di una pianificazione urbanistica inadeguata. Infatti, alle stesse difficoltà vanno incontro gli anziani ed i bambini facendo delle barrire architettoniche un problema ampiamente diffuso. Anche a Piacenza. "Basta avere un bimbo piccolo - dice l'architetto Mitzi Bollani, presidente dell'associazione italiana per il Daiee (Design for all information exchange Europe) - e portarlo a spasso in carrozzina per le vie della città, per capire quanto sia ancora inadeguato il panorama urbano piacentino".
Una colpa a trecentosessanta gradi secondo l'architetto Bollani: "Non credo che l'inadeguatezza di certe strutture architettoniche sia da attribuirsi all'antica conformazione del tessuto urbano ma, più probabilmente, ad una diffusa insensibilità".
Proprio per fare il punto su queste difficoltà il mondo dell'architettura, alla vigilia dell'entrata in vigore del nuovo Prg e dell'emanazione del Regolamento edilizio, ha riunito un convegno che porterà ad una sperimentazione sul presidio ospedaliero di Villanova. "Evoluzione dell'ambiente urbano ed edilizio per il rispetto dei diritti umani" si è tenuto, ieri, nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (organizzato dall'architetto Mitzi Bollani in collaborazione alla stessa Fondazione, ai Vigili del fuoco e all'Ausl di Piacenza) e sarà il primo di una serie di incontri tesi ad elaborare delle soluzioni pluridisciplinari da attuare in fase di progettazione. "Infatti, - continua Bollani - le situazioni reali finiscono per essere influenzate da molteplici fattori" (un esempio è l' incongruenza di certe normative che vengono elaborate da tecnici di ambiti differenti).
Un elemento, poi, non sempre conciliabile con la buona volontà dell'architetto, sarebbe il comportamento dell'uomo in caso di emergenza: "Per questo, attraverso la collaborazione con vigili del fuoco ed Ausl, intendiamo verificare la guida tecnica che elaboreremo sull'ospedale di Villanova".
Natasha Barbieri