Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 5 Marzo 2005 - Libertà

Una Fondazione di tutti - La scelta del presidente

L'intervento

Il rinnovo degli organi della Fondazione di Piacenza e Vigevano è pressoché completo, e da lunedì prossimo il Consiglio Generale inizierà a confrontarsi sui criteri con cui procedere alla nomina del Presidente. In proposito, lo Statuto si limita a dettare una regola solo numerica di voto: in prima votazione, serve una maggioranza dei 2 terzi dei consiglieri; ma dalla terza votazione in poi basta la maggioranza semplice. Tuttavia, nulla dice lo Statuto - ed è un po' strano - dei criteri con i quali il Consiglio Generale accerta chi siano i candidati interessati alla posizione di Presidente. In altre parole, come si fa ad essere sicuri che il Presidente scelto sia la persona più adatta per quel posto se anzitutto non si conosce quanti e quali siano gli interessati. E soprattutto quale sia il loro curriculum vitae; le cose già fatte in vita loro per questa comunità; le motivazioni che li spingono a candidarsi al posto di Presidente della Fondazione; le idee e i propositi che guideranno la loro azione; e così via. Ve li immaginate i cittadini di Piacenza dover decidere chi è bene che sia nei prossimi anni consigliere regionale od onorevole o Sindaco, senza sapere chi sono i candidati e quali sono i loro programmi? Sul prossimo Presidente della Fondazione, posizione che è certo più importante di tante delle cariche elettive appena ricordate, abbiamo finora avuto solo alcune indiscrezioni; con nomi e cognomi pubblicati sui giornali, che però gli interessati si sono ben guardati dal confermare o smentire. Troppo poco perché i 25 membri del Consiglio Generale possano assicurare, anzitutto a se stessi ed alla loro coscienza, che una scelta fatta in queste condizioni sia la migliore possibile. Una scelta fatta in base ai pettegolezzi e ai si dice è - se non altro come metodo - sicuramente la peggiore possibile, a meno che non si ritenga che i consiglieri possano essere illuminati nella loro scelta da qualche Entità superiore! Per evitare questo esito nefasto, è dunque essenziale, ed è certo un dovere di coscienza per ciascuno dei membri del Consiglio Generale, stabilire un breve periodo di tempo (massimo un mese) entro il quale i candidati alla Presidenza della Fondazione possano inviare in via Santa Eufemia una manifestazione delle loro intenzioni, un curriculum vitae e quant'altro di utile alla scelta che il Consiglio Generale dovrà poi fare. Lo Statuto non lo richiede, forse perché ciò che è normale e sensato non deve essere regolamentato, ma una simile prassi andrebbe adottata da subito. Sarebbe il primo segno di trasparenza nella gestione di un ente che dovrebbe essere una casa di vetro, visto che amministra ed eroga i frutti dei risparmi faticosamente accumulati da tutti i cittadini di Piacenza.

ALESSANDRO MIGLIOLI

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio