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Mercoledì 9 Gennaio 2002 - Libertà

La Ricci Oddi dedica un'aula al suo primo direttore

Il locale è stato trasformato in uno spazio per le scolaresche che vorranno essere educate all'arte

Un luogo gremito di ricordi e di memorie, così l'ha definito Stefano Fugazza, dove Giuseppe Sidoli ha lavorato con impegno e costanza al consolidamento e alla sviluppo della Galleria. Con questa motivazione ieri pomeriggio, alla presenza dei familiari del pittore piacentino scomparso nel 1975, la Ricci Oddi, ha intitolato al primo dei suoi direttori un'aula didattica che sorge al primo piano dell'edificio recentemente aperto al pubblico dopo il restauro.
Nel locale trasformato in spazio per le scolaresche e i giovani che vorranno essere educati all'arte, Sidoli ha infatti soggiornato, insieme alla famiglia e al fratello Nazareno, per oltre quarant'anni - come ha raccontato il presidente Lino Gallarati - proprio mentre era alla guida della Galleria per volere dello stesso fondatore Ricci Oddi. L'intitolazione dell'aula - ristrutturata e poi riarredata con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano - è stata anche l'occasione per tracciare un ricordo quanto mai vivo e positivo dell'artista piacentino: "se la Galleria è cresciuta - ha evidenziato Ferdinando Arisi - il merito va soprattutto a chi ha impostato tale processo. Fondamentale è stata senza dubbio la schedatura e catalogazione di tutte le opere, effettuata da Sidoli in silenzio ma con una precisione quasi unica nel suo genere. Questa iniziativa colossale lo rende senza dubbio un uomo eccezionale". Sulla stessa linea anche gli interventi dell'assessore alla cultura Massimo Trespidi e di Alessandro Lunati, direttore della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Se il secondo ha voluto ricordare l'impegno e l'interesse dell'ente per l'arte e la cultura, il vice sindaco ha rimarcato l'importanza della figura di Sidoli nel cammino di crescita della Galleria. "Lo spazio che gli dedichiamo - ha poi affermato - è molto importante in quanto destinato ad accogliere i giovani, potenziali utenti della Ricci Oddi, che potranno amare la mostra nella misura in cui saranno educati a farlo". Auspicando quindi un coinvolgimento quanto più proficuo possibile delle scuole, Trespidi ha evidenziato la positività della sinergia tra pubblico e privato, "in grado di portare a significativi risultati nell'ambito dei recuperi e dei restauri". "L'Amministrazione - ha poi concluso - continuerà a portare avanti il proprio impegno verso la Galleria, attivando anche, nel 2002, ulteriori finanziamenti". "Direzione e Comune, attraverso questa dedica, si sono dimostrati molto attenti e sensibili all'operato di mio nonno - ha commentato il nipote, dottor Vincenzo Maffi - che ha svolto il suo mandato con intelligenza e capacità. Mi sembra un segno tangibile di continuità per sottolineare un'eredità positiva". Approfittando della circostanza, Maffi ha voluto inoltre sottolineare che, al contrario di quanto si creda in ambiente piacentino, tra i vari fratelli Sidoli non ci sono mai state tensioni familiari, come non ve ne sono ora tra i cugini.

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