Martedì 8 Gennaio 2002 - Libertà
In galleria - "Ricci Oddi, le occasioni perdute"
Anelli: la Provincia finanzierà la stampa del catalogo delle opere
Echi dalla Galleria Ricci Oddi recentemente riaperta dopo cinque anni di lavori di restauro. Nell'annunciare che la Provincia finanzierà la stampa di una guida delle opere custodite nella Galleria l'assessore provinciale alla cultura Vittorio Anelli si dice "impressionato favorevolmente" per i lavori realizzati con la ristrutturazione. "Anche la scelta coraggiosa di ridurre gli spazi espositivi ha fatto emergere la qualità. Il nostro obiettivo - dice Anelli - è dotare la Galleria di una guida come quella che realizzammo per i musei di Palazzo Farnese (fu pubblicata con Skira) in occasione dell'inaugurazione della Pinacoteca, evento che, lo ricordo, richiamò oltre 20 mila visitatori. E devo dire che mi viene facile fare un parallelo con quella esperienza e devo concludere che, in questa chiave, l'inaugurazione della Galleria Ricci Oddi è stata un'occasione sprecata". Perchè? "Perché qualsiasi evento che si potrà organizzare ora non potrà mai avere la valenza di una riapertura dopo cinque anni. Un elemento che si sarebbe dovuto utilizzare per promuoverla. Così però non è stato. Eppure da più parti sento dire e leggo dichiarazioni secondo cui la Ricci Oddi deve rappresentare per noi, per la città, per il territorio una risorsa culturale su cui puntare anche per sviluppare il turismo..." Parla di mancanza di un progetto culturale e di marketing a supporto della riapertura della Galleria stessa. "Una carenza - sottolinea l'assessore Anelli - che giustifica gli accenni polemici che hanno accompagnato l'inaugurazione e che è confermata anche dalla previsione del bilancio comunale 2002, in cui gli stanziamenti per la Galleria sono addirittura inferiori a quelli antecedenti la chiusura. Ma c'è di più. La Galleria è stata riaperta senz'altro strumento che il deplinat offerto dalla Fondazione, da solo del tutto inadeguato non dico al ruolo potenziale, ma alla dignità stessa della Ricci Oddi". Da qui l'iniziativa della Provincia che ha competenze in materia di promozione museale. "Una cosa è certa - prosegue Anelli - non si può lasciar passare altro tempo". Insufficiente la promozione a livello di marketing della galleria, che cosa suggerisce allora una nuova inaugurazione? "No, non credo che serva fare un'altra inaugurazione come ha proposto il professor Domenico Ferrari, in primavera magari con la presenza del Presidente della Repubblica Ciampi. Mi sembra una strada difficilmente praticabile, ma soprattutto poco efficace: a detta degli esperti, la promozione di eventi culturali si fa con altri mezzi e la presenza del Presidente della Repubblica non potrebbe certo sostituire una serie di azioni programmate e mirate. Insomma, il lancio della Ricci Oddi andrà cercato con altri mezzi (e a altri costi). La Galleria d'arte moderna potrà essere un elemento per riaffermare la nostra città in un circuito culturale di primo piano. E, a questo proposito, ribadisco ho sentito molte dichiarazioni con cui concordo, ma non ho visto i fatti. Eppure, nel troppo lungo periodo per cui si sono protratti i restauri c'era tutto il tempo di programmare un'inaugurazione e una promozione ben fatte. Non può essere solo una questione di soldi. Il presidente della Ricci Oddi - prosegue l'assessore provinciale Anelli - allude a un possibile collegamento tra la sorte della Galleria e una riforma dello staututo della stessa inteso a dare più potere al Comune. Penso che non sarebbe male se i piacentini fossero informati delle modifiche apportate a uno statuto che si dice espressamente voluto dal mecenate che ha donato la Galleria alla sua città. Ma voglio credere che l'infortunio dell'inaugurazione non abbia a che fare con considerazioni di questa natura".
r.c.