Domenica 20 Gennaio 2002 - Libertà
La sfida della crescita. Un patto tra genitori e servizi sociali
Ne ha parlato lo psicologo Gustavo Charmet alla Fondazione
Il professor Charmet, docente di psicologia dinamica all'Università Bicocca di Milano, ha messo chiaramente in evidenza come il rischio di devianza per i minori non sia collegato ad una mancanza. "Abbiamo, ad esempio, famiglie agiate - ha osservato - che sono povere culturalmente. Oggi sappiamo che il rischio è trasversale ed è proprio dell'età degli adolescenti". Il problema, secondo Charmet, non è sociale o sanitario, ma educativo. La famiglia, secondo lo psicologo, ha parzialmente perduto quella funzione di risorsa che era considerata nel passato; soprattutto la famiglia mononucleare non riesce ad assolvere i suoi compiti a causa della mancanza di personale familiare domestico. Charmet ha osservato come ci sia un elemento nuovo nel contratto di famiglia che lega i componenti al suo interno e, allo stesso modo, i componenti della famiglia alle strutture sociali. Si tratta della politica delle deleghe. "Le nuove interpretazioni della maternità nascono dalla delega delle funzioni di genitore, delega operante già all'interno del nucleo domestico", ha evidenziato. "La società funziona quando queste deleghe vengono affidate anche all'esterno - ha proseguito -. I genitori sanno bene che devono impegnarsi per realizzare delle separazioni molto precoci, inserendo i loro cuccioli nei servizi territoriali". La strada, per Charmet, è obbligata: "Se il bambino non si inserisce, la famiglia non ha più le risorse sufficienti per la risoluzione dei problemi". Ecco che c'è bisogno della consapevolezza di questa alleanza tra famiglie e servizi perché l'accompagnamento verso la crescita sociale è necessario. "Dobbiamo costruire cittadini che hanno una loro piccola vita sociale - ha auspicato Charmet - i genitori devono far diventare il loro cucciolo soggetto sociale precoce. Da parte delle famiglie penso che questa propensione ci sia - si è detto convinto - tuttavia, il problema sorge quando delegando funzioni primarie si sperimentano anche forti sensi di colpa e fallimenti, quando, a volte, l'inserimento del proprio cucciolo in società non riesce". La politica delle alleanze, per Charmet, deve essere fondata sul riconoscimento delle differenze e delle diverse professionalità. "La strada - si è augurato Charmet - è quella che si creino alleanze tra i servizi aventi come elemento centrale i bambini".
Un'alleanza tra genitori e servizi sociali con al centro il minore. E' questa la concreta sfida della crescita così come è stata evidenziata dallo psicologo Gustavo Charmet, nell'incontro organizzato da Comune di Piacenza, Azienda Usl e Centro per le Famiglie, l'altra sera all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. A fare gli onori di casa l'assessore comunale ai servizi sociali, Anna Braghieri, e la responsabile dei servizi sociali dell'azienda Usl per il distretto urbano, Piera Reboli.